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Ticket e visite? Ora si prenotano in farmacia

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FARMACIA GALLETTI VIA INGHILTERRA SCOPAIAIn farmacia per prenotare una visita, pagare il ticket, attivare la tessera sanitaria. Lo prevede l'accordo siglato tra Regione, Urtofar e Cispel per l'erogazione di alcuni servizi al pubblico attraverso le farmacie convenzionate. Finora questi servizi erano svolti dalle farmacie in maniera disomogenea, a "macchia di leopardo", e non in tutte le Asl. Con questo accordo il servizio verrà esteso a tutto il territorio (pur con adesione volontaria e non obbligatoria da parte delle farmacie). Per la realizzazione di quanto previsto dall'accordo, la Regione Toscana ha destinato la cifra di 4 milioni, 2 sul bilancio 2016, 2 sul bilancio 2017. Queste le attività che svolgeranno le farmacie, in base all'accordo firmato stamani (un accordo quadro sperimentale della durata di un anno). Le farmacie convenzionate aderiranno volontariamente, inviando alle aziende sanitarie di riferimento una richiesta specifica, con l'accettazione di tutto quanto previsto dall'accordo quadro. Prenotazione di prestazioni specialistiche ambulatoriali (visite ed esami) e riscossione ticket corrispondente alle prestazioni prenotate tramite la farmacia. Il Cup in farmacia è un servizio con il quale, attraverso sistemi informatici messi a disposizione dalle aziende sanitarie, è possibile prenotare, disdire e modificare in tempo reale visite ed esami specialistici; presentandosi in una farmacia aderente munito di modulo/i ricetta/e SSN (ricetta rossa/promemoria/NRE), l'assistito può prenotare le prestazioni prescritte tramite un operatore incaricato dalla farmacia e abilitato a questa funzione. Le Asl renderanno disponibili alle farmacie aderenti il software gestionale per l'erogazione del servizio, e forniranno adeguata informazione. Le farmacie aderenti sono autorizzate a riscuotere il ticket corrispondente alle prestazioni prenotate.  Attivazione della tessera sanitaria e del fascicolo sanitario elettronico. I cittadini che lo vorranno potranno attivare tessera sanitaria e fascicolo sanitario elettronico in farmacia anziché alla Asl. Le Asl si impegnano a rendere disponbili alle farmacie aderenti tutti gli strumenti necessari per l'erogazione del servizio e a dare alle farmacie tutta l'informazione adeguata. Le farmacie si impegnano a fornire questo servizio secondo orari definiti (minimo 5 ore al giorno per 5 giorni la settimana, distribuite tra mattina e pomeriggio), e a dotarsi autonomamente della strumentazione necessaria (computer, stampante, lettore di codice a barre, lettori di TS, buste Pin, ecc.).

Tutte le farmacie aderenti all'accordo dovranno esporre, ben visibile al pubblico, la cartellonistica necessaria che identifica la farmacia come aderente all'accordo, con il logo "PuntoSI", che identifica i servizi omogenei del Servizio sanitario toscano sul territorio.

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“Pap-test”. Il nuovo primario: risposte più rapide

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paolo viacava primario ospedaleDal 1° luglio Paolo Viacava è il nuovo direttore dell’Unità operativa complessa di Anatomia Patologica livornese che, a seguito della riorganizzazione in corso, ha esteso la propria competenza anche sull’area pisana. “La creazione del cosiddetto “polo sud” dell’Azienda USL Toscana nord ovest ovvero quello che comprende le ex Usl 5 Pisa e Usl 6 Livorno – spiega Viacava – rappresenta un nuovo passo nella riorganizzazione dei servizi offerti dalla anatomia patologica a tutti i presidi sanitari del nostro territorio. Con il mio incarico spero di poter arrivare ad un potenziamento delle attività, già notevoli, garantite dal servizio: basti pensare che solo Livorno nel 2015 ha refertato circa 16mila casi istologici e 7mila citologie cliniche tutte con un elevato standard diagnostico. La vera sfida che ci aspetta, oltre a sviluppare una efficace collaborazione tra tutti i colleghi clinici e un rapporto sereno e costruttivo con l' utenza, riguarderà sicuramente la capacità di garantire tempi ottimali a tutte le nostre risposte diagnostiche: questo vuol dire non solo mantenere risposte celeri per gli esami prioritari, ma anche ridurre i tempi necessari per quelli di controllo”.

Un fronte particolarmente importante sarà, infatti, quello relativo ai tempi di risposte per esami di screening come i pap-test. “Gli esami di screening – continua Viacava – si rivolgono a persone presumibilmente sane ed è quindi normale e corretto che abbiano canali e tempi di refertazione diversi da quelli previsti per presunte patologie. È anche vero che ridurre queste attese, che ricordo non incidono sulla evoluzione della malattia se scoperta, sarebbe comunque un importante miglioramento per le nostre utenti. Proprio in questa ottica è stata sottoscritta una nuova convenzione con l’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologia (ISPO) di Firenze che permetterà di rafforzare la capacità di refertazione dei pap test e quindi ridurre i tempi di attesa per le migliaia di utenti che si rivolgono a noi: nel 2015 sono state circa 14mila i pap test di screening e circa 6mila non-screening”.

Curriculum -  Paolo Viacava, nato a Seravezza (Lucca) nel 1960, negli ultimi 8 anni ha guidato l’Anatomia Patologica dalla ex USL 12 di Viareggio. Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Pisa nel 1986 per poi specializzarsi in Anatomia Patologica nel 1991. Ha successivamente conseguito un dottorato di ricerca in Oncologia Sperimentale e Morfologia dei Tumori ed è stato professore a contratto dal 2001 al 2007 di Oncologia Medica all’Università di Pisa. Prima di diventare responsabile del reparto di Viareggio ha lavorato dal 1993 al 2007 nella Anatomia Patologica Universitaria I di Pisa.
Ha pubblicato circa 120 articoli scientifici, capitoli di libri e partecipato congressi e corsi di insegnamento.

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In pensione storico medico anti-dipendenze

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marangonVa in pensione dopo 25 di anni di servizio presso la Azienda USL livornese Henri Margaron, da oltre 20 alla guida del Dipartimento Dipendenze. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Grenoble con specializzazione in Psichiatria, dopo avere diretto il servizio di Psichiatria di Piombino ed i servizi di Psichiatria e Neuropsichiatria all’isola d’Elba, dal 1993 ha condotto il Dipartimento delle dipendenze patologiche della ex USL 6 di Livorno. Molte le conquiste ottenute in questi decenni di profonda evoluzione nel settore. Grazie anche al suo impegno, ad esempio, il Servizio delle Tossicodipendenze si è dotato di un cosiddetto “centro a bassa soglia” ovvero un modello di intervento sociale che permette la massima accessibilità a persone in situazione di estrema difficoltà e di due “unità di strada”, strumenti importanti per il recupero e la prevenzione delle tossicodipendenze.

Margaron inoltre ha moltiplicato il suo impegno permettendo l’estensione del proprio campo di intervento a tutte le forme di dipendenza, fra le ultime in ordine di tempo, ma non di importanza, quella relativa alla ludopatia ovvero la dipendenza dai giochi di azzardo che si sta diffondendo trasversalmente fra tutti i ceti sociali.
Fra le cariche più importanti ricoperte da segnalare la nomina avvenuta nel 2007 a membro della Consulta del Ministero della Salute per le tossicodipendenze, mentre risale addirittura al 1995 la sua adesione al Comitato di esperti internazionali in materia di “Addiction”, istituito dalla Direzione Generale della Commissione Europea per promuovere lo scambio di pratiche e la formazione del personale all’interno dei paesi membri.

Al dottor Henri Margaron il caloroso saluto da parte di tutta l’Azienda sanitaria.

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Sanità e volontariato in lutto: addio Emilio

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ospedale via gramsci via alfieri (2)L’Azienda Usl Toscana nord ovest e tutto il mondo della sanità livornese e del volontariato si uniscono al cordoglio della città per la scomparsa di Emilio Banchi.
Banchi si è spento all'età di 87, per oltre un decennio presidente dell’allora Comitato diritti del malato, è stato negli anni Ottanta e Novanta tanto un riferimento imprescindibile per i cittadini in ambito sanitario, quanto uno stimolo costante al miglioramento dei servizi per l’Azienda. Garbato nei modi quanto determinato nel raggiungimento di un risultato ha combattuto battaglie importanti.  Da tutta l’Azienda Usl livornese le più sincere condoglianze alla famiglia.
Banchi era anche consigliere emerito della Svs di Livorno. Per molti anni membro del Consiglio banchiDirettivo e dell'ANPAS Nazionale. Una vita in difesa del volontariato e dei diritti dei più deboli sopratutto in ambito sanitario con la sua assidua presenza in ospedale con il Tribunale per i diritti del malato e per una sanità migliore. Emilio è conosciuto anche per il ruolo di Presidente della circoscrizione 2 organizzando le prime edizioni dell'iniziativa Effetto Venezia. I funerali avranno luogo sabato 23 luglio alle ore 10 presso la camera mortuaria dell'Ospedale. Alla moglie Lia ed ai Familiari il cordoglio della Presidente Bolognesi, del Comitato Direttivo e di tutto il corpo sociale.

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Dimezzate le spese per badanti e infermieri

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mov1"Abbiamo triplicato il numero dei cittadini livornesi non autosufficienti che avranno diritto all’assegno di cura per pagare infermiere e badanti: da 100 passeremo a 300". E' questo quanto scrive il sindaco Nogarin sulla sua pagina facebook al riguardo dei sussidi per le cure sanitarie assistite. "Abbiamo anche dimezzato la quota di compartecipazione per l’assistenza diretta - continua il primo cittadino-  ovvero l’infermiera che viene a casa a prendersi cura di chi non può farlo da solo: chi prima pagava 15 euro ora ne pagherà 7. Tutto questo a parità di risorse".
"Come? Rivedendo le fasce di reddito e utilizzando al meglio i fondi regionali. Fino a ieri il Comune riusciva a spendere solo 250mila euro per gli assegni di cura, rispetto a un budget di 400mila euro. E solo 115mila euro per l’assistenza domiciliare diretta, nonostante nelle casse ne arrivassero 150mila. I soldi non spesi dovevamo restituirli alla Regione.  D'ora in avanti - conclude - invece utilizzeremo ogni euro a disposizione per fornire ai cittadini un servizio essenziale e di qualità".

Si amplia dunque la platea di cittadini livornesi non autosufficienti che beneficeranno dell’assegno di cura per pagare l’assistenza infermieristica domiciliare e badanti. Allo stesso tempo viene dimezzata la quota di compartecipazione richiesta a chi usufruisce del servizio di assistenza domiciliare diretta.
Tutto questo senza alcun aggravio di costi per il Comune.
“La vera sfida per noi amministratori - sottolinea Ina Dhimgjini, assessore comunale al Sociale - è quella di riuscire ad ottimizzare i servizi offerti con le poche risorse a disposizione. In questo caso ci siamo accorti che i fondi regionali a nostra disposizione non venivano spesi per intero. Siamo intervenuti e ora possiamo estendere un servizio essenziale e irrinunciabile per le famiglie che hanno una persona non autosufficiente a carico.
Fino a questo momento, infatti, il Comune riceveva circa 400mila euro dalla Regione per gli assegni di cura e altri 150mila euro per cofinanziare l’assistenza diretta. Ma, nel complesso, riusciva a spendere poco più della metà di queste risorse e i fondi non utilizzati a fine anno tornavano alla Regione.
La giunta ha innalzato il tetto dell’Isee sotto al quale si potrà accedere ai contributi, e d’ora in poi riuscirà a spendere tutte le risorse a disposizione”.

Assistenza domiciliare diretta
Possono accedere a questo servizio gli anziani over 65 in condizione di non autosufficienza, adulti e minori con handicap grave e le persone a rischio sociale.
Il limite Isee sotto al quale è possibile ricevere il contributo è stato innalzato da 24mila euro a 31mila euro. Non solo. La quota di compartecipazione richiesta a chi beneficia del servizio è stata dimezzata.
Un esempio. Prima una persona con reddito compreso tra 23mila e 24mila euro era costretto a pagare 15 euro l’ora per usufruire del servizio di assistenza domiciliare da parte di un operatore sanitario. Un servizio che costa 20 euro l’ora. D’ora in poi la quota di compartecipazione scenderà a 7 euro.
Assistenza domiciliare indiretta (assegni di cura)
Si tratta di un contributo per permettere alle famiglie che hanno un anziano over 65 non autosufficiente a carico, che non vogliono ricoverare in una struttura residenziale, di potersi pagare un’assistenza professionalizzata a casa.
Il reddito Isee massimo per beneficiare della misura è stato portato da 7.500 euro a 15.000 e la platea è passata da 100 a 300 persone.
Il valore dell’assegno erogato varia dai 150 ai 250 euro al mese e dipendono dalla fascia di reddito e dalla gravità attribuita all’anziano a carico da parte dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare.
“Queste misure - conclude Dhimgjini - sono una risposta concreta a un bisogno crescente nella nostra società. La crisi economica da un lato e l’allungamento delle aspettative di vita dall’altro impongono alle pubbliche amministrazioni di destinare sempre più risorse al sociale, in modo che nessuno resti indietro. E questo a Livorno lo stiamo facendo con continuità e coerenza ormai da due anni”.

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Tangenti, nei guai costruttore dell’ospedale

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nuovo ospedale2L'Associazione Temporanea d'Impresa (Ati) Guerrato di Rovigo aveva vinto l'appalto per costruire l'ospedale nuovo di Montenero. Di questi giorni la news riguardante l'arresto del suo titolare.
La notizia della vittoria dell'appalto per l'ospedale di Montenero rimbalzò su tutti i quotidiani locali tra la fine di dicembre del 2013 e l'inizio di gennaio del 2014 (clicca qui per leggere la news). Questo quanto si leggeva nelle cronache di allora: "È l’Associazione temporanea di Impresa (Ati) Guerrato di Rovigo ad essere risultata prima nella graduatoria, ancora provvisoria, prevista dalla gara di aggiudicazione per la realizzazione del nuovo ospedale di Livorno. Ati Guerrato con il punteggio di 64,004 su 100 ha avuto la meglio sulle altre due offerte presentate da Ati CMB (59,024) e da Astaldi (55,636)...In un tempo stimato di circa un anno, dopo l’approvazione del progetto in via preliminare e poi definitiva si arriverà alla consegna dei lavori e dal quel momento la Ati Guerrato si è impegnata nella propria offerta portare a compimento l’opera in 46 mesi ovvero, se non si presentassero particolari difficoltà tecniche o burocratiche, a consegnarlo nel secondo semestre del 2018".
Bene è notizia di questi giorni che il titolare della Guerrato, proprio quella che aveva vinto l'appalto per costruire il nosocomio livornese,  Saverio Guerrato, è finito nei guai per un giro di tangenti legato alla costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia.  "Non c’è pace per quello che dovrebbe essere il nuovo ospedale di Vibo Valentia - si legge sul giornale online ilvibonese.it- A tuonare sulle migliaia di pagine, fascicoli, plichi contenenti il lungo iter che avrebbe dovuto portare alla costruzione del nuovo nosocomio cittadino, questa volta è un’operazione scattata in provincia di Padova che ha portato all’arresto dell’imprenditore di Rovigo, Saverio Guerrato, presidente e legale rappresentante dell’omonima società per azioni che nel 2014 si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione dell’ospedale vibonese. Un giro di tangenti in cambio di altri appalti che rischia di avere forti ripercussioni anche a Vibo Valentia. Un nuovo slittamento dell’inizio dei lavori è praticamente inevitabile".

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“Commissione medica patenti”, gli appuntamenti si prenotano al Cup

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IL TRAFFICO IN VIA GRANDEDal primo di agosto scorso le visite effettuate dalla Commissione Medica Locale di Livorno per il primo rilascio, revisione (a seguito di provvedimento dell’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile o della Prefettura) e conferma di validità delle patenti di guida sono prenotabili ai tradizionali sportelli Cup.

Per prenotarsi sarà sufficiente compilare la domanda (scaricabile anche dal sito www.usl6.toscana.it nella sezione Medicina Legale – Commissione Medica Locale patenti o disponibile presso gli Urp) e portarla agli sportelli Cup al momento della prenotazione.

Nel foglio che l'utente riceverà stampato al momento della prenotazione sono contenute, oltre alla data della visita, tutte le indicazioni necessarie e i documenti da presentare il giorno della visita. Il foglio di prenotazione con codice a barre servirà per pagare il costo della visita presso le casse di riscossione automatica della USL Toscana nord ovest o le tabaccherie convenzionate.

A Cecina e Piombino è possibile prenotare anche presso gli sportelli front-office del Dipartimento Prevenzione:

- Cecina - Via Savonarola 82 dal lunedì al venerdi dalle 9 alle 12

- Piombino - Via Forlanini - Palazzina Rossa dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12 e il mercoledì dalle 14 alle 16.30

Il certificato medico d’idoneità alla guida, lo ricordiamo è necessario per chi:

- risulta affetto da patologie o minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali per le quali è prevista la visita in Commissione;

- è titolare di patente superiore (C-D-E) e supera i 60 anni (patente D – DE ) o i 65 anni ( patente C - CE);

- deve effettuare la revisione a seguito di disposizione dell’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile o della Prefettura;

Scarica sul sito:

- Nota Informativa

- Modulo per richiesta di visita CML Livorno

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Sisma, Livorno si mobilita. I “nostri” volontari sono lì. Ecco come poter donare

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ambulanza svsIl Comune di Livorno si è subito attivato per portare soccorso nelle zone del centro Italia colpite dal sisma. La Protezione Civile del Comune, su richiesta del dipartimento regionale, ha infatti dato la disponibilità di personale dipendente per la gestione tecnica e amministrativa del campo di prima accoglienza che si sta costituendo in queste ore da parte della “Colonna Mobile Regionale”. Sono 24 i dipendenti del Comune di Livorno pronti a partire, tra tecnici, amministrativi e agenti di polizia municipale: squadre che si recheranno – su richiesta nel periodo 28 agosto 7 settembre - nelle zone maggiormente colpite per la gestione dei campi di ricovero ma anche per la verifica degli edifici pericolanti. Il sindaco Filippo Nogarin, a fronte di questa grande tragedia che ha colpito il nostro paese, rivolge un appello alla città nel donare sangue. “Un gesto importante – dichiara il sindaco - un’opportunità per chiunque di fare la propria la propria parte nel contribuire a salvare una vita. Sono certo che i livornesi risponderanno con generosità a questo mio appello”.

I cani-pompieri fra le macerie - Il nucleo cinofilo del comando dei vigili del fuoco di Livorno ha inviato alle prime luci dell'alba nelle zone colpite dal sisma due cani operativi su ricerca in macerie: Maya e Cuba. I cani fanno parte del modulo di ricerca e salvataggio dispersi in macerie (Urban Search And Rescue) della direzione regionale toscana dei vigili del fuoco che si compone di 34 soccorritori specializzati per tali tipi di soccorso e in servizio nei vari comandi della Toscana.

Svs Livorno nelle zone terremotate - Fin dalle prime ore di questa mattina dieci volontari della nostra sede SVS Roma con due ambulanze stanno operando ad Amatrice per aiutare i feriti e quanti saranno estratti vivi dalle macerie. Contrattati dalla Regione Lazio, sempre tramite la nostra sede di Roma, anche da Livorno sono partiti otto volontari con tre ambulanze, di cui una adibita al fuoristrada. A salutarli c'era anche la nostra presidente Marida Bolognesi che ha voluto fare loro tutte le raccomandazioni del caso, anche se sono tutti volontari esperti che hanno affrontato in passato altre situazioni simili, come il terremoto de L'Aquila e quello dell'Emilia, è naturale che in questi momenti, oltre all'orgoglio di avere volontari esperti e disposti a partire nell'immediato, ci sia sempre un po' di preoccupazione per chi resta a casa. “Questo è il momento dell'emergenza - ha dichiarato Marida Bolognesi - ed abbiamo messo a disposizione il settore sanitario, ma anche i ragazzi e le ragazze della Protezione Civile sono pronti ad intervenire, sempre sotto il coordinamento della Regione Lazio, non appena sarà attivata la seconda fase degli aiuti. Intanto ricordiamo che le nostre sedi di Livorno, Massa, Pisa e Firenze sono attive come centri di raccolta per i generi di prima necessità. Le persone coinvolte nel terremoto sono scappate senza avere la possibilità di prendere niente, hanno bisogno di tutto e noi dobbiamo fare del nostro meglio per aiutarle”.
Ricordiamo che i generi che stiamo raccogliendo sono:
-acqua minerale in bottiglia
- zucchero
- biscotti, fette biscottate
- latte a lunga conservazione
- prodotti per l'infanzia (latte in polvere, omogeneizzati)
- frutta sciroppata in scatola
- cibo in scatola (tonno, legumi, confetture)
- pasta e riso sottovuoto
- vestiario in buone condizione
Il materiale può essere portato dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00
nelle sedi di:
-via San Giovanni 32 – sede Centro
-in via delle Corallaie, zona Picchianti -sede Nord

Misericordia di Montenero e Antignano - Anche la misericordia di Montenero e quella di Antignano partecipano alla colonna delle misericordie toscane per il terremoto di amatrice. Da Livorno sono partiti alcuni mezzi e alcuni volontari per l'installazione del campo base. Nei prossimi giorni partiranno altri volontari che a rotazione assisteranno la popolazione colpita dal terremoto.

Croce Rossa Livorno - Avvisati nelle prime ore del mattino, disponibili nel giro di un' ora una dozzina di volontari della Croce Rossa di Livorno, pronti a partire per prestare soccorso a tutte le famiglie colpite dal terremoto.
È tutto pronto! Volontari, mezzi, zaino in spalla e tanta voglia di portare aiuto a chi adesso ha perso tutto .
I sette principi che contraddistinguono la Croce Rossa ( umanità, neutralità, imparzialità, indipendenza, volontarietá, unità, universalità) adesso più che mai sono nei cuori e nelle divise dei volontari CRI.
In attesa di una richiesta di intervento da parte degli organi regionali superiori, il Comitato di Livorno manda un grande in bocca al lupo ai colleghi CRI delle altre regioni che già sono intervenute e soprattutto vicinanza e solidarietà per le famiglie colpite e che sfortunatamente, in alcuni casi, hanno perso i propri familiari .
A tutte le città colpite, alle famiglie, agli angeli rossi, a tutte le forze intervenute vogliamo dire non siete soli.

Raccolta beni di prima necessità anche da parte di Rifondazione - La Federazione livornese di Rifondazione Comunista lancia una raccolta di beni di prima necessità per le popolazioni delle zone colpite dal devastante terremoto di questa notte. Chi vuole contribuire può portare cibo a lunga scadenza, coperte, indumenti puliti ed in buono stato, prodotti per l'igiene personale presso il Circolo Sorgenti di Via Modigliani 35, negli orari 9-12 e 15-19, dal lunedì al venerdì a partire da giovedì 25 agosto. I materiali raccolti verranno portati al centro di raccolta predisposto ad Ascoli dal PRC e di lì distribuiti secondo le necessità delle zone colpite dal sisma.

Appello a donare dalla Regione Toscana e 500 posti letto - La Toscana ha raccolto tempestivamente la richiesta giunta stamani dal Dipartimento Nazionale Protezione Civile di mettere a disposizione posti letto. Da una rapida ricognizione risulta che negli ospedali della Asl Toscana sud est (la più vicina ai luoghi colpiti dal terremoto) sono disponibili 508 posti letto. Un appello a donare il sangue a sostegno dei bisogni che stanno emergendo nelle aree interessate dal sisma è stato lanciato dall'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi. "A seguito del terremoto - dice Saccardi - il Centro Regionale Sangue è in costante rapporto con il Centro Nazionale Sangue per monitorare eventuali necessità a supporto delle regioni interessate. Al momento attuale il Centro Nazionale Sangue ha chiesto una ricognizione per supportare la Regione Lazio, dove stanno convogliando i feriti del terremoto. Ai servizi trasfusionali è stato chiesto di inserire in bacheca la massima disponibilità di qualsiasi gruppo. Le associazioni sono invitate a gestire con accortezza l'afflusso dei donatori, mantenendo la chiamata dei donatori sulla base delle necessità indicate dal meteo del sangue".
Dopo una immediata ricognizione, il CRS ha verificato la seguente disponibilità di unità di sangue:
- 50 unità del gruppo 0 +
- 15 di 0 -
- 30 di B +
- 15 di AB +
L'elenco delle strutture trasfusionali in Toscana si può consultare all'indirizzo:
http://www.regione.toscana.it/-/strutture-trasfusionali.

Avis: non intasate inutilmente il Centro Trasfusionale - "Ormai abbiamo appreso tutti la tragica notizia del terremoto avvenuto questa notte in centro Italia - scrive il presidente Avis Giovanni Belfiore - L’Avis Comunale Livorno è vicina ai cittadini dei  paesi colpiti. Per quanto riguarda le donazioni di sangue vi comunichiamo che siamo costantemente in contatto con Avis Nazione e Avis Toscana e con il Centro Regionale Sangue, per adesso la situazione è sotto controllo grazie ai donatori delle zone colpite  che si sono recati a donare. Se la situazione delle donazioni dovesse diventare critica sarà nostro compito avvisarvi per programmare una donazione  per le prossime settimane al  Centro Trasfusionale di Livorno. Vi chiediamo gentilmente di mettervi in contatto con Avis Livorno, di seguire gli aggiornamenti sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook in modo da non intasare inutilmente il Centro Trasfusionale. Ricordiamo che la donazione periodica dei donatori associati garantisce una scorta di sangue e plasma che permette di affrontare qualsiasi urgenza. PERTANTO E’ NECESSARIO DONARE SANGUE E PLASMA DURANTE TUTTO L’ANNO. Vi ringraziamo per la collaborazione e vi terremo aggiornati.

Il cordoglio del presidente Franchi - L’Amministrazione Provinciale è vicina alle popolazioni colpite dal terremoto verificatosi in alcune zone del centro Italia ed in particolare nelle province di Rieti e Ascoli Piceno. Il presidente della Provincia, Alessandro Franchi, esprime profondo cordoglio, anche a nome del Consiglio Provinciale, alle famiglie delle vittime e vicinanza e solidarietà alle amministrazioni locali e a tutti i soggetti che in queste ore stanno lavorando senza sosta per portare soccorso alle popolazioni. Il personale della Protezione civile della Provincia ha già dato la propria disponibilità per partecipare alle operazioni della colonna mobile allestita dalla Regione Toscana.

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Avis: donare sì, ma in modo costante

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marmugi avisdi Giulia Vicari

L'Avis comunale di Livorno ha indetto una conferenza stampa per chiarire alcuni punti fondamentali, ma allo stesso tempo non molto chiari, per un corretto approccio alla donazione. “Quest’estate particolare dal punto di vista delle donazioni – spiega Claudio Marmugi, vice presidente Avis Livorno - si intreccia a doppio filo con l’attualità e non a caso con l’informazione e la stampa. Al telegiornale c’è stato un appello dell’Avis che diceva di non andare a donare e questo perché donare in un momento dove non c’è bisogno crea disastro. Il messaggio che vogliamo far passare è che la donazione deve essere costante e continua e non solo nei picchi di terrore. Da pochi mesi, inoltre, è entrata in vigore la donazione differita e nessuno, specie se è alla prima donazione, può donare immediatamente. Quello che è passato, inoltre, è che si possa donare per una persona specifica, mentre non esiste assolutamente la donazione nominale”.

“La mia riflessione, da cui è nata l’idea di questa conferenza – chiarisce Giovanni Belfiore, Presidente Avis Livorno - nasce dal fatto che ci siamo resi conto che sono 3 anni ormai che le donazioni sono in calo, e questo non solo a Livorno. Sull'onda emergenziale si è venuto a creare il caso il centro trasfusionale si riempito più del necessario e in tutto questo secondo noi hanno influenza i social network e tutti i messaggi che vengono veicolati tramite i media e la carta stampata. Noi invece lavoriamo perché ci siano persone che in modo costante vadano a donare quotidianamente. Vogliamo educare le persone affinché capiscano cosa è necessario fare, perché in realtà l’emergenza di sangue è quotidiana. Ci dovrebbe essere un numero minimo di circa 40 persone al giorno per garantire scorte a sufficienza, mediamente invece vanno a donare circa 30 persone al giorno. Nei 3 giorni successivi al terremoto invece sono andate circa 300 persone; questo è un problema perché convogliano un numero eccessivo di persone e poi il sangue non serve, in caso di una nuova emergenza non ci saranno persone che potranno dare sangue. Ci vuole una doppia consapevolezza di cosa vuol dire essere donatore al giorno oggi, per una questione di sicurezza, e poi quella di capire che si dona tutti i giorni e non solo quando ci sono situazioni particolati come il terremoto. I donatori Avis iscritti sono circa 6000, mentre gli effettivi, cioè che negli ultimi 2 anni hanno fatto almeno una donazione, sono circa 4700 dai quali andiamo ad attingere per le emergenze, numero che andrebbe comunque aumentato”.

“Credo che sia giusto che l’Avis cerchi di fare una riflessione sugli eventi che sono successi – aggiunge Luciano Franchi, Vice Presidente Avis regione Toscana – per il quali c’è stata una grande risposta in tutta Italia, anche per una causa emotiva ed emozionale. Però noi riteniamo che alla disponibilità e alla emotività, poi si debba aggiungere anche una riflessione, dobbiamo cioè chiederci se possiamo fare di meglio. Noi dobbiamo creare le condizioni per prepararsi prima ai grandi eventi, ci vogliono già le scorte di sangue pronte. Dobbiamo aggiungere ai valori etici che ci spingono a donare, la capacità di organizzarsi e di costruire un sistema che dia certezze di risposte nel momento in cui c’è necessità. Questo diventa una valorizzazione della donazione”. “Dobbiamo donare quello che serve quando serve  – continua Franchi –  e per questo la regione ha messo a disposizione uno strumento, il meteo del sangue, che tutti i giorni ci dice di cosa c’è bisogno. Le cose di cui c’è bisogno di solito sono due, il sangue intero che è soggetto ad una variabilità che cambia giorno per giorno, e il plasma invece è una necessità strategica e costante, non soggetta alle fluttuazioni. Chiediamo quindi di chiamare i centri trasfusionali e concordare le donazioni in modo che queste siano utili. È bene che nessuna sacca vada persa e quindi c’è bisogno di programmare le donazioni. È importante gestire al meglio questo patrimonio, tutte le sacche devono essere utilizzate e siccome dopo 42 giorni scadono, non ci possiamo permettere di perderle a causa delle ondate anomale. Dobbiamo rendere costante l’afflusso tutti i giorni, l'obiettivo quindi è quello di aggiungere all'entusiasmo e all'emotività un’organizzazione che permetta un afflusso costante durante l’anno”.

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Bando per un master in dermatologia pediatrica

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bando da dx a sx amori dhimgjini ceccariniL’Associazione culturale e scientifica Massimo Ceccarini, con sede a Livorno, ha indetto un bando nazionale per il conferimento di un premio consistente nella partecipazione a titolo gratuito, per il vincitore o la vincitrice, al Master universitario di secondo livello in Dermatologia pediatrica organizzato dall’Università degli studi Guglielmo Marconi di Roma e dal Centro per la ricerca multidisciplinare rigenerativa della suddetta Università. L’iniziativa, resa possibile grazie alla disponibilità dei professori Fabio Arcangeli e Torello Lotti, direttori del Master, è stata presentata in Comune a Livorno dal presidente dell’Associazione scientifica, Marco Ceccarini, fratello del primario dermatologo Massimo Ceccarini prematuramente scomparso, dall’assessore alle Politiche sociali e alla Sanità del Comune di Livorno, Ina Dhimgjini, e dal segretario generale del Master di secondo livello, Paolo Amori, docente presso l’Università Marconi di Roma.
“Abbiamo accolto con favore la proposta giuntaci dall’Università Marconi di avviare una collaborazione scientifica e di indire, in sinergia, un bando di concorso per permettere a un medico meritevole di accededere, a titolo gratuito, al Master biennale in Dermatologia pediatrica”, ha affermato il presidente dell’Associazione scientifica, Marco Ceccarini, che ha aggiunto: "Nostro scopo è rendere omaggio a mio fratello, livornese, che è stato primario di Dermatologia dell’Ospedale di Livorno e titolare di insegnamenti all’Università di Pisa, oltre che consigliere proprio in questo Comune”.
“Si tratta di un’occasione formativa e di ricerca scientifica di alto livello resa possibile dall’Associazione culturale e scientifica intitolata a quello che è stato un consigliere comunale di Livorno dal 2004 al 2009”, ha affermato l’assessore Ina Dhimgjini, che ha sottolineato che “a tale iniziativa non può che andare il plauso dell’Amministrazione comunale”. E ancora: “Auspico che la partecipazione a questo bando sia numerosa e che i nostri giovani medici livornesi possano cogliere questa preziosa opportunità. Il settore della Dermatologia ha sempre rappresentato un’eccellenza della sanità locale”.
“La nostra è una Università pubblica con capitale privato e siamo l’unico Ateneo italiano i cui titoli sono automaticamente riconosciuti negli Stati Uniti”, ha evidenziato Paolo Amori. “Negli anni ci siamo specializzati in Master di grande importanza in campo scientifico. Questo, che è di secondo livello e quindi riservato solo a chi è in possesso di lauree magistrali, si pone l’obiettivo di migliorare le capacità di interpretazione diagnostica dei partecipanti attraverso un percorso didattico prevalentemente interattivo dando ai dermatologi strumenti tipici della Pediatria e ai pediatri quelli consueti nella Dermatologia”.
Il Master per il quale è indetto il bando dell’Associazione culturale e scientifica Massimo Ceccarini è quello relativo all’anno accademico 2016-17.

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Questionario sulla “trasparenza” dell’Asl

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ospedale (1)Rafforzare la cultura della trasparenza e della legalità, accogliere i giudizi e i suggerimenti dei cittadini sulla cosiddetta “Amministrazione trasparente”: è questo l’obiettivo della  prima “Settimana della trasparenza” organizzata dall’Azienda USL Toscana nord ovest e che si svolgerà dal 12 al 18 settembre.
Da lunedì 12 fino a domenica 18 settembre sul sito web dell’Azienda USL Toscana nord ovest (www.uslnordovest.toscana.it) e su tutti i vecchi siti web delle aziende locali di Massa e Carrara, Versilia, Lucca, Pisa e Livorno, sarà attivo un questionario (clicca qui), completamente anonimo nella compilazione e nell’invio, cui ogni cittadino potrà rispondere, esprimendo la propria opinione sull’accessibilità dei dati e delle informazioni contenuti nell'area denominata "Amministrazione Trasparente", fornendo così all'Azienda un prezioso feedback per migliorare l’interazione con gli utenti e la fruibilità delle informazioni. Per formulare proposte e suggerimenti sarà, inoltre, a disposizione l’indirizzo di posta elettronica:operazione.trasparenza@usl6.toscana.it. I questionari in versione cartacea saranno distribuiti e raccolti anche a tutti gli Uffici Relazioni al Pubblico dell’Azienda. I risultati emersi saranno resi noti nel corso della prossima conferenza dei servizi. L’iniziativa è organizzata in ottemperanza delle disposizioni del D. Lgs. 33/2013, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, che obbliga le Amministrazioni a pubblicare sui propri siti istituzionali, una serie di dati relativi all'attività e alle risorse impiegate, al personale, alle consulenze e alle collaborazioni affidate, alle sovvenzioni e ai contributi erogati (tutelando, ovviamente, la privacy dei beneficiari).

“La normativa – spiega Maria Bartolozzi, Responsabile aziendale della Trasparenza – prevede che ogni ente promuova e diffonda la cultura dell'integrità e della legalità attraverso le cosiddette "Giornate della trasparenza" ovvero un giorno dedicato da ogni pubblica amministrazione all’argomento. La nostra USL sorta ufficialmente nel gennaio scorso ha deciso di dedicare a questa iniziativa un’intera settimana, per consentire al maggior numero possibile di cittadini di partecipare e dare la propria opinione sul grado di trasparenza raggiunta, magari lasciando anche qualche consiglio per il futuro”.

 

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Muore a 70 anni ex infermiera. Addio Marisa

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img-20160919-wa0033Se ne va all'età di 70 anni Marisa Rotini, infermiera professionale ormai in pensione da qualche anno. Si è spenta nella giornata di lunedì 19 settembre alle 13 nel suo letto di Cure Palliative dopo una lotta estenuante contro un male incurabile. Marisa era conosciuta da tutti per la sua bontà, la sua professionalità e il suo rapporto speciale con i pazienti di cui si è curata nel lungo arco della sua carriera. Per molto tempo anche in pediatria dove si è presa a cuore la salute dei più piccoli. Marisa lascia la figlia Sara Rotini e i tre nipoti Gianmarco, Alessandro e Linda.
I funerali si svolgeranno oggi, martedì 20 settembre dalle 15,15 con partenza dalla stanza mortuaria per poi celebrare la messa nella chiesa di San Matteo  in via Provinciale Pisana fino a proseguire per il cimitero di Santa Giulia dove avverrà la cerimonia di tumulazione

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“Ospedale in declino, tempo scaduto”

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(foto trifiletti)Il degrado che sta vivendo l’ospedale di Livorno, evidenzia ancora una volta, lo stato di obsolescenza e di declino del presidio della città. Come Cisl di Livorno vogliamo ribadire con forza la necessità di decidere sul futuro dell’ospedale di Viale Alfieri, il confronto – scontro istituzionale e politico si protrae ormai da troppo tempo  senza che si intraveda un  accordo su progetto definito che preveda interventi a breve. Sappiamo bene tutti che il PO di Livorno è una struttura fatiscente ed inadeguata che mal si integra nella rete ospedaliera della Area Vasta Nord/Ovest e che rischia, viste le carenze strutturali, di perdere attività e servizi  ai cittadini. La posizione della Cisl è ben nota, vogliamo un ospedale moderno e monoblocco che valorizzi le alte specialità di neurochirurgia , cardiologia vascolare e anatomia patologica, già presenti  ed apprezzate nella struttura,  il luogo o i modi di intervento  ci interessano  relativamente , anche se riteniamo che erogare servizi sanitari di qualità ,in concomitanza di una  ristrutturazione che durerà anni ,non sia impresa semplice. L’unica certezza che abbiamo è che sono necessari interventi ed investimenti fin da subito poiché il tempo dei dibattiti e dei confronti è ormai scaduto, la nuova azienda sanitaria Toscana Nord/Ovest sta definendo la programmazione e le attività dei servizi sanitari del territorio e la sanità livornese con il suo Ospedale (ivi compresi i percorsi  inerenti le Case della Salute, quasi del tutto assenti nella provincia) non possono continuare a rimanere  ai margini della strategia della sanità toscana.

Il Segretario Generale Giovanni Pardini   
La Segretaria Amministrativa Donatella Parrini

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Referto pap-test in 15 giorni

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ospedale via gramsci via alfieri (1)I tempi di refertazioni dei pap-test di screening dell’area livornese sono passati da alcuni mesi a pochi giorni. È questo il primo successo fatto registrare dal nuovo direttore dell’Unità operativa complessa di Anatomia Patologica livornese, Paolo Viacava, a meno di 90 giorni dal suo insediamento avvenuto nel luglio scorso. “L’abbattimento delle attese per le nostre utenti – ammette Paolo Viacava – è stata una delle battaglie che ho voluto affrontare appena arrivato. La situazione era divenuta complessa a causa di una serie di problematiche concomitanti che, con tenacia, siamo riusciti a risolvere. Adesso grazie alla sottoscrizione di una nuova convenzione con l’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologia (Ispo) di Firenze siamo in grado in 15 giorni lavorativi, un tempo ottimale, di far avere le riposte a tutte le utenti che si rivolgono a noi. Per avere un’idea della mole di lavoro è sufficiente ricordare che nel 2015 circa 14mila i pap test di screening e circa 6mila non-screening sono stati effettuati dalle livornesi. Anche se è vero, come avevo detto al mio arrivo, che gli esami di screening si rivolgono a persone presumibilmente sane ed è quindi normale e corretto che abbiano canali e tempi di refertazione diversi da quelli per presunte patologie, è anche vero che ridurre queste attese, rappresenta un evidente valore aggiunto al servizio che offriamo”. “La sfida che ci aspetta, adesso – continua Viacava – oltre a sviluppare una efficace collaborazione tra tutti i colleghi clinici e un rapporto sereno e costruttivo con l'utenza, riguarda il mantenimento e progressivo miglioramento degli standard quantitativi e qualitativi delle nostre risposte diagnostiche che, sempre lo scorso anno, hanno comportato la refertazione di circa 16mila casi istologici e 7mila citologie cliniche”.

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Attivare la tessera sanitaria per mia madre? Un’odissea

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VIA PEPPINO IMPASTATO ASL CENTRO SOCIO SANITARIONon riesco a ricevere la tessera sanitaria di mia madre. Le spedizioni iniziano a gennaio 2016: spedita ma non consegnata. Seconda  richiesta ... e non arriva niente. Terza richiesta e dopo 9 mesi  finalmente arriva: preparo la delega, fotocopio il documento di mia madre e mi reco in via impastato, Qui faccio 45 minuti  di fila, tocca a me, sportello numero 6 e l'impiegato gentilmente  mi dice che queste attivazione con delega loro non le fanno. Resto allibito e gli rispondo: "Guardi che lo scorso martedì con la solita procedura ho attivato 2 tessere sanitarie di mia moglie e mia figlia, perché oggi no?".
Cade dalle nuvole,  non sa cosa rispondere e gli dico che ha nome e cognome può controllare che il martedì precedente  ho fatto  le attivazioni. Niente sempre gentilmente mi rimanda alle farmacie comunali, vado  alla farmacia e altra fila ma qui finalmente riesco ad attivarla solo 2 ore e mezzo di tempo perso...
Un consiglio per la USL di via Impastato: decidetevi se attivare o no le tessere, oltretutto 20 giorni fa avevo telefonato e mi avevano detto che con delega e documento  si potevano attivare per i famigliari come ho fatto la scorsa settimana... e allora perché oggi no?

Adriano Camporeggi 

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Donazioni, record livornese nel trapianto di polmoni

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ospedale via gramsci via alfieri (2)Un nuovo prelievo di polmoni è stato effettuato nei giorni scorsi all’ospedale: si tratta del terzo caso registrato nel 2016, un record di generosità tutto livornese.
“Il prelievo e il successivo trapianto di polmoni – spiega Paolo Roncucci, Direttore dell’Area Critica dell’Azienda USL Toscana nord ovest nonché primario della Terapia Intensiva livornese – è un evento complesso e poco frequente, ma che grazie alla generosità dei livornesi e alla professionalità degli operatori sta diventando sempre meno raro. Dall’inizio del 2016 il nostro centro grazie ad un’ottima collaborazione tra medici, tecnici e personale infermieristico ha reso possibile il prelievo ed il trapianto di tre riceventi in attesa di polmone, un numero di grande rilievo se consideriamo che lo scorso anno in tutta la Toscana erano stati solo 17 i polmoni trapiantati. I tempi medi di attesa sono ancora alti (2,3 anni in Italia e 1,5 anni in Toscana) soprattutto se consideriamo che la cosiddetta “mortalità in lista” è del 9,3 per cento, la più alta di qualsiasi altro organo e nella lista italiana, ad oggi, ci sono non solo 376 adulti, ma anche 23 bambini. Da qui la grande motivazione della nostra equipe nell’affrontare un impegno che pur costituendo una attività aggiuntiva rispetto a quella tradizionale del reparto, coinvolge a fondo il personale medico ed infermieristico come ha dimostrato quest’ultimo caso che è stato complesso sia nella fase di osservazione che di prelievo. Ad oggi, però, i riceventi, dopo un anno dal trapianto, hanno una media di sopravvivenza dell’80 per cento: un grande risultato soprattutto se paragonato ai dati di pochi anni fa. Anche per questo, come fatto in altre occasioni, rivolgo il mio pensiero ed un particolare ringraziamento alle tante famiglie dei donatori che, prendendo decisioni così importanti e così difficili, hanno permesso con questo gesto di generosità incondizionata di restituire ad altre persone una nuova prospettiva di vita”.
“Questo nuovo risultato raggiunto – conferma Paolo Lopane, Coordinatore Locale e d’Area Vasta Nord-Ovest dell’Organizzazione Toscana Trapianti (Ott) – è prima di tutto frutto del senso etico dei nostri cittadini e delle loro famiglie: nel caso specifico la donazione è stato il risultato della volontà espressa in vita da un nostro cittadino iscritto all’Aido. Ma se da una parte è doveroso tributare uno speciale ringraziamento a chi ha voluto esprimere un così alto senso di solidarietà umana, dall’altra è altrettanto doveroso ricordare il ruolo degli operatori sanitari. L’identificazione, la segnalazione e la valutazione di un potenziale donatore d’organo ed il prelievo sono fasi di un percorso assistenziale complesso, in particolare quando si tratta di organi toracici, come nel caso della notte scorsa, durante la quale sono intervenute quattro diverse equipe chirurgiche presso il blocco operatorio dell’ospedale di Livorno. Questo non sarebbe possibile senza l’impegno e le capacità professionali dimostrate dal personale dei reparti di Area Critica, e in particolare il reparto di Anestesia e Rianimazione e il Blocco operatorio, da anni in prima linea nella Organizzazione Toscana Trapianti per il procurement dei donatori d’organo e nell’assistenza alle loro famiglie”.

Come si esprime il proprio consenso. Ogni cittadino di qualunque età, purché maggiorenne, può esprimere, in qualsiasi momento, la propria volontà in merito alla donazione degli organi. Dichiarare la propria volontà è un gesto che denota un senso di responsabilità e generosità, ma non solo: è anche un gesto di rispetto nei confronti dei propri congiunti. Se un cittadino, infatti, non ha espresso la propria volontà in vita, i familiari si trovano, nel momento del lutto, a dover prendere una decisione sempre molto impegnativa. Per questo è bene che ognuno fornisca, in ogni caso, precise indicazioni. Salvo il fatto che ogni cittadino può modificare, in qualsiasi momento, la propria volontà e la dichiarazione ritenuta valida sarà sempre l'ultima rilasciata.
Chi fosse interessato a dichiarare la propria volontà può farlo rivolgendosi all’Ufficio del Coordinamento della Rete aziendale Donazione-Trapianto all’ospedale di Livorno (donazioni.trapianti@usl6.toscana.it – Tel 0586-223.003) o all'Associazione Italiana Donatori di Organi (Aido) di Livorno (viale Carducci 16 - livorno.provincia@aido.it - 0586-444.555), oppure, ormai in molti Comuni toscani, anche presso gli sportelli anagrafici comunali.

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Settimana dell’ allattamento al seno: il programma

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ALLATTAMENTO SENOCorsi per la sicurezza dei bambini, merende biologiche con le ostetriche nei parchi pubblici e le tradizionali passeggiate collettive: sono solo alcuni degli eventi organizzati dell’ambito livornese dell’Azienda Usl Toscana nord ovest in occasione della Settimana mondiale dell’allattamento materno (SAM) promossa da Unicef e WHO con il patrocinio, tra gli altri, di Comune di Livorno, Collegio Ostetriche e Federazione Italiana Pediatri.

Il tema di quest’anno “Allattamento, una chiave per lo sviluppo ecosostenibile” sarà affrontato in una serie di momenti che partiranno da sabato 1° ottobre con i corsi per “disostruzione delle vie aeree nel neonato” tenuti da Francesco Genovesi (Svs), per poi proseguire domenica 2 ottobre con il nuovo appuntamento di “Allattando passeggiando” che si terrà in contemporanea a Livorno, con ritrovo sul viale Italia alla statua del marinaio, e a Portoferraio, con appuntamento ai giardini delle Ghiaie.

Per il gran finale è stata organizzata venerdì 7 ottobre una “Merenda in Villa Fabbricotti” rivolta a genitori, nonni e bambini. Le ostetriche e le mamme metteranno a confronto le loro conoscenze su allattamento materno, svezzamento, benefici del movimento in acqua e dell’attività fisica in puerperio, utilizzo dei pannolini lavabili con idee pratiche e suggerimenti per crescere un bambino in maniera ecosostenibile.

Il latte materno – spiega Fabrizio Gadducci, direttore dell’Area Pediatrica USL Toscana nord ovest – è sicuramente il miglior alimento possibile per i bambini. Questo è il messaggio che per tutto l’anno, e non solo per questa settimana, passiamo a mamme e bambini. Livorno rappresenta sicuramente un'eccellenza in questo ambito anche se restano ancora molti traguardi da porsi. Questa settimana di eventi, per noi, rappresenta soprattutto un momento di festa e condivisione di quanto fatto”.

“In tutta la Toscana, Livorno è famosa – ammette Marta Lupetti, direttore delle Professioni Ostetriche USL Toscana nord ovest di provenienza dalla ex USL 5 di Pisa – per la tradizione e il grande entusiasmo dimostrato verso questa iniziativa. Da parte mia e della dottoressa Chiara Pini il saluto, il sostegno e l’apprezzamento per quanto fatto fino ad oggi dalle colleghe ostetriche soprattutto in considerazione della loro grande capacità di connettersi con quello che è il tessuto sociale della città”.

“Oltre alla tradizionale passeggiata che si terrà a Portoferraio e Livorno dove, scortati dal servizio di emergency bike, troveremo i clown di corsia “Libecciati Onlus ad attenderci – racconta Marzia Chellini, responsabile delle ostetriche dell’area territoriale Livorno – quest’anno abbiamo voluto valorizzare anche i nostri rapporti con le associazioni di soccorso che saranno protagoniste dei corsi di disostruzione neonatale grazie alla Svs di Livorno e alla Misericordia di Portoferraio, ma anche altre come Avis e MammAmica che non ci fanno mai mancare il loro sostegno”.

Alla presentazione delle iniziative erano presenti anche alcune delle ostetriche che hanno lavorato alla organizzazione degli eventi tra queste Valeria Marino, Paola Favuzzi e Isabella Iori.

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Torna lo sportello gratuito per “orientare la cicogna”

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cicogna1Dalle 10 alle 13 in sinergia con la farmacia Dal Canto  e in collaborazione con l’ Associazione “AL 72 imparo a…” la dottoressa Annalisa Bertoli come psicologa perinatale, insieme ad un gruppo di esperti in medicina della riproduzione e professionisti delle medicine complementari, sostengono attraverso un colloquio gratuito le coppie nella ricerca di una gravidanza che spesso per svariati motivi tarda ad arrivare.
L’idea di unire più competenze intorno all’ infertilità nasce principalmente dall’ ipotesi che se un figlio non arriva dobbiamo aprirci ad una visione olistica ed integrata, che metta al centro la coppia riconoscendo la interdipendenza tra corpo mente ed emozioni.

Fino ad oggi le coppie che si sono rivolte presso il nostro sportello ci hanno riportato la loro ansia, la loro paura di perdere tempo prezioso  unita alla frustrazione legata a svariati fallimenti, che pesano sul bilancio della coppia sia in termini affettivi ed oggi, sempre di piu’ ,anche in termini   economici.
Il nostro intento è proprio quello di fornire alle coppie una bussola per orientarsi ed uno spazio per condividere un segreto spesso troppo pesante per gestirlo da soli. Non prendiamo posizione sulla campagna del fertility day  ma in modo gratuito e concreto cerchiamo ancora una volta  di rispondere ad una domanda di aiuto  che riguarda sempre maggiori coppie anche nella nostra citta’.

Abbiamo scelto di aprire lo sportello la domenica perché riteniamo che sia proprio in questo giorno di festa che le coppie in cerca di una gravidanza sentono acutizzarsi il loro dolore per quel figlio che ancora non c’è.
Prossimi appuntamenti, DOMENICA 9  OTTOBRE E DOMENICA 6 NOVEMRE

Per informazioni e appuntamenti:

Farmacia Dal Canto 0586 839778 oppure scrivete all’indirizzo e-mail: a.bertoli11@gmail.com

 

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Grazie a tutta l’equipe medica del dottor Viti

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ospedale via gramsci via alfieri (1)I nostri più sentiti ringraziamenti a tutta l’equipe medica del Dott. Viti, agli altri medici intervenuti, a tutto il reparto infermieristico e sanitario del 6° padiglione dell’ospedale di Livorno, reparto di Chirurgia.
Vi ringraziamo per la cortesia, la disponibilità e la professionalità dimostrataci augurandovi buon lavoro per tutto il tempo a venire.
Cordialmente,
Famiglia Zigoli

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Cena di raccolta fondi per il pronto soccorso

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Alessio Bertini, direttore del Pronto Soccorso
Alessio Bertini, direttore del Pronto SoccorsoMartedì 11 ottobre a partire dalle 20 al ristorante Acquarius (Viale Italia 26) si svolgerà una cena di raccolta fondi in favore del Pronto Soccorso di Livorno organizzata dalla neo costituita associazione You4ER. L’associazione senza scopo di lucro, presentata alla cittadinanza nel maggio scorso in occasione della settimana nazionale del Pronto Soccorso, si pone tra gli obiettivi il potenziamento e il miglioramento delle attività garantite nella struttura livornese.

cenacena“Il pronto soccorso – spiega Alessio Bertini, direttore del Pronto Soccorso – rappresenta ovunque uno snodo fondamentale dei servizi sanitari e a Livorno questo è ancora più vero in considerazione del grande numero di persone che si affida ai nostri professionisti: sono circa 80mila gli accessi annui. Per questo ho accolto con favore l’impegno della associazione You4ER ovvero “Tu per il Pronto Soccorso” a sostenere un servizio che è patrimonio comune. Sta a ciascuno di noi difenderlo e farlo lavorare al meglio, ma serve l’impegno di tutti. Per questo mi piace sempre dire che se il pronto soccorso è uno per tutti, dobbiamo necessariamente anche noi essere tutti per uno”.
A seguire ci sarà spazio anche per un momento di festa con il karaoke di Daniele e Azzurra Live Music.  Per informazioni o prenotazioni per la cena (20 euro gli adulti e 10 i bambini) chiamare Claudio (331-6754631).

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