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Quando si può parlare di “buona sanità”: grazie al reparto di Neurochirurgia

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Preferisco esprimere il mio ringraziamento come una “lettera aperta” in quanto in questo modo credo di poter esprimere meglio quanto porto dentro al mio cuore alla fine di questa mia personale esperienza; ancora una volta l’argomento è la sanità livornese purtroppo questa mia esperienza può sembrare una voce fuori dal coro dell’infinita polemica che leggiamo quotidianamente sul mal funzionamento della sanità in generale e della nostra città in particolare. Questa mia esperienza vuole invece evidenziare un’eccellenza non solo locale ma nazionale se non oltre.

Il mio ringraziamento va al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Livorno diretto dal dott. Orazio Santonocito.

“La mia esperienza si è arricchita di un altro capitolo (il terzo di cui gli ultimi due che mi hanno visto protagonista “beneficiario” diretto). Cosa dire se non confermare quanto provato nelle precedenti esperienze: Ringrazio Dio che mi ha messo di fronte delle persone fantastiche. Mi avete aiutato ad affrontare questo momento particolare ed impegnativo della vita mia e di quella della mia famiglia e dei miei figli con una serenità che paradossalmente mi sono trovato in difficoltà a giustificare verso i conoscenti che mi venivano a trovare. Mi sono sentito un privilegiato nell’aver affrontato un intervento di aneurisma celebrale in maniera programmata e non in regime di emergenza. Ritengo che Dio mi abbia salvato la vita ma sono altrettanto convinto che Dio vi abbia usato affinché questo miracolo si potesse realizzare. Prima che con ottimi professionisti ho avuto a che fare con persone fantastiche nelle quali traspare in maniera evidente l’amore per il loro lavoro che si avvicina molto di più ad una vera e propria missione. Siete un’eccellenza per me mondiale al di là dei vostri successi professionali quotidiani sotto gli occhi di tutti, un’eccellenza che mi rende orgoglioso di essere livornese e poter testimoniare di avere beneficiato delle cure di persone fantastiche quali avete dimostrato di essere. Persone fatte di uomini e donne, infermieri, praticanti e medici che trasmettono amore verso i pazienti anche attraverso una piccola parola di incoraggiamento, magari detta alla fine di una giornata stressante ed impegnativa. Ma è a partire dai piccoli gesti che abbiamo la conferma dell’alto valore delle persone e di questi gesti voi me ne avete dati moltissimi nelle mie due settimane di degenza. Io e la mia famiglia vogliamo esprimervi il nostro ringraziamento per questo periodo e per quanto ci avete dimostrato quotidianamente con la speranza magari di poterci ritrovare in luoghi diversi da una corsia di ospedale. Ma dal profondo del nostro cuore vogliamo esprimervi i nostri più sinceri e sentiti ringraziamenti.”

  Massimo De Santi e Famiglia.

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Meningite C, “Vaccino Day”

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vaccinoSabato prossimo 2 aprile l’Azienda Usl Toscana nord ovest organizzerà il primo “Vaccino Day”, evento che rientra nella campagna straordinaria per la vaccinazione contro il meningococco C promossa dalla Regione Toscana.
Dalle 9 alle 17, solo negli ambulatori vaccinali indicati, sarà possibile accedere alla prestazione esclusivamente dopo aver prenotato tramite i tradizionali canali Cup (sportelli, CupTel). La vaccinazione, lo ricordiamo, è gratuita per tutte le persone di età compresa tra 11 e 45 anni, mentre i cittadini con età superiore potranno accedere alla prestazione solo dopo aver pagato, con le consuete modalità, un ticket ridotto pari a 45,52 euro (vaccino tetravalente).
Chi avesse già un prenotazione fissata per le prossime settimane può, attraverso il Cup, cogliere l’occasione per anticipare il proprio appuntamento. L’orario prolungato e il giorno scelto, il sabato, sono stati pensati per agevolare in particolare l’accesso alla prestazione di studenti e lavoratori.
Sul territorio della provincia le sedi abilitate dove sarà possibile vaccinarsi sabato 2 aprile sono:

- Il centro socio sanitario Livorno EST (Via Impastato – Salviano),

- L’ambulatorio vaccinale del presidio ospedaliero di Cecina

- La Palazzina Rossa del Dipartimento di Prevenzione a Piombino

- L’ambulatorio vaccinale del presidio ospedaliero di Portoferraio.

 

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Infermiera, l’Asl chiama i parenti delle vittime

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IL COLONNELLO DEI NAS RICCARDI MOSTRA IL FARMACO CHE HA CAUSATO IL DECESSO DEI 13 PAZIENTI: L'EPARINALa Direzione dell’Azienda Asl Toscana nord ovest ha contattato telefonicamente tutte le famiglie dei pazienti deceduti nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Piombino le cui morti sono riconducibili all’indagine in corso. Alle famiglie, caduto il segreto istruttorio, è stata espressa la vicinanza e la volontà di fare chiarezza su quanto accaduto. A tutte è stata contemporaneamente spedita una lettera nella quale il direttore dell’ospedale offre la propria disponibilità per un incontro volto a garantire massima trasparenza e collaborazione.

La cronaca - Dalla tarda serata del 30 marzo i carabinieri del Nas di Livorno, coadiuvati da militari del Comando Provinciale, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Livorno, Antonio Pirato, nei confronti di un’infermiera professionale, Fausta Bonino di 55 anni, ed un decreto di perquisizione. La donna è stata arrestata all'aeroporto di Pisa. Era appena rientrata da una vacanza insieme al marito. L'infermiera è ritenuta responsabile di 13 omicidi volontari, avvenuti negli anni 2014 e 2015, nei confronti di altrettanti pazienti tutti ricoverati, a vario titolo e per diverse patologie, presso l’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale civile di Piombino.

L’indagine, iniziata a metà anno del 2015 e condotta dai Carabinieri del Nas di Livorno – coordinati dalla Procura della Repubblica di Livorno (Pubblico Ministero Dott. Massimo Mannucci) – è scaturita da una segnalazione di un’ennesima ed inspiegabile morte all'interno di quell'ospedale di un anziano signore per emorragie diffuse non direttamente collegabili alle patologie di cui era affetto.
L’attività investigativa del Nas, coadiuvato nelle varie fasi dal Reparto Analisi Criminologiche - Sezione Psicologia Investigativa e Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS) di Roma - ha consentito di accertare la responsabilità dei delitti in capo ad una infermiera in servizio presso quell’ospedale da circa vent'anni.

NAS CARABINIERI RICCARDILa complessa attività d’indagine ha messo in luce anche le modalità con le quali l'infermiera avrebbe causato la morte dei poveri pazienti, ovvero attraverso l’iniezione letale, non per fini terapeutici, di un farmaco anticoagulante (eparina), non prescritto a quei pazienti, tanto da determinare, soprattutto in alcuni casi, una rapida, diffusa ed irreversibile emorragia con conseguente morte. La presenza del farmaco è stata riscontrata nei rispettivi esami ematochimici effettuati sui pazienti nel corso dell’ordinario monitoraggio clinico, che hanno evidenziato una concentrazione, in alcuni casi, anche 10 volte superiore rispetto a quelle compatibili con le consentite dosi terapeutiche.
I pazienti deceduti, uomini e donne di età compresa fra i 61 e gli 88 anni, in molti casi avevano patologie per le quali la somministrazione dell’eparina non rientrava nelle possibili terapie. I tredici
decessi, dodici dovuti a scoagulazione del sangue e uno ad arresto cardiaco ma ugualmente riconducibile alla somministrazione di altro farmaco, hanno alterato il totale nelle statistiche della struttura sanitaria.

1DS_0488I decessi si sono verificati in queste date:
(2014): 19 gennaio, 27 giugno, 22 settembre, 2 ottobre, 24 novembre, 26 novembre, 20 dicembre, 28 dicembre.
(2015): 9 gennaio, 11 marzo, 1 luglio, 9 agosto, 29 settembre.
La lista delle vittime in ordine cronologico: Marco Fantozzi, Terside Milianti, Adriana Salti, Enzo Peccianti,  Elmo Sonetti, Marise Bernardini, Lilia Mischi, Alfo Fiaschi,  Franca Morganti, Mario Coppola, Angelo Ceccanti, Marcella Ferri,  Bruno Carletti.

I Carabinieri, a seguito di accurate verifiche sui turni di servizio di tutto il personale operante, a vario titolo, in quel Reparto, sono anche riusciti a conclamare come unica e ricorrente presenza in tutti i turni sospetti (correlati alle morti), presso il Reparto Anestesia e Rianimazione, quella di Fausta Bonino. Si sta facendo luce sulle motivazioni che hanno portato agli insani gesti, verosimilmente da collegare allo stato psichico dell’infermiera, in particolare a depressione, uso di alcol e di psicofarmaci.
L’infermiera, dopo l’arresto e la perquisizione presso il domicilio e gli altri luoghi di pertinenza è stata associata presso la Sezione femminile della Casa circondariale di Pisa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

[caption id="attachment_177833" align="alignleft" width="300"]DA SINISTRA CHIARA PINI RESPONSABILE INFERMIERI, MICHELE CASALIS PRIMARIO RIANIMAZIONE, MARIA TERESA DE LAURETIS DIRETTRICE GENERALE, MAURO MACCARI DIRETTORE SANITARIO DA SINISTRA CHIARA PINI RESPONSABILE INFERMIERI, MICHELE CASALIS PRIMARIO RIANIMAZIONE, MARIA TERESA DE LAURETIS DIRETTRICE GENERALE, MAURO MACCARI DIRETTORE SANITARIO[/caption]

Le indagini interne della Asl - Il tutto per la Asl è iniziato con la prima morte del 2015 quella del 9 gennaio. Primario dell'unità operativa di Rianimazione è da nove giorni Michele Casalis, promosso dal 31 dicembre del 2014 a capo del reparto. La paziente, ricoverata per una insufficienza cardio-respiratoria, muore a causa di un sanguinamento anomalo. Il primario decide di far luce sul caso e invia un campione di sangue all'ospedale Careggi  di Firenze che conferma l'uso in dose massicce e inappropriato di un farmaco anti-coaugulante. La seconda morte per lo stesso analogo motivo è quella che fa partire l'indagine interna dell'Asl e la segnalazione alla Procura della Repubblica di Livorno. Siamo al 13 maggio 2015. I Nas iniziano ad indagare sulla vicenda da giugno. Da quel momento altre tre morti avvenute sempre per sanguinamenti misteriosi.
"Abbiamo subito avuto una massima collaborazione con i carabinieri - spiega la dottoressa Maria Teresa De Lauretis, direttrice generale Asl Area Ovest - abbiamo fornito i turni del personale in servizio, ci siamo resi subito a disposizione per far luce su questo caso che stava molto a cuore anche a noi. Per quanto riguarda i casi precedenti il 2015 non è dato sapere che si tratti di eparina o meno. Sappiamo solo che sono stati casi di sanguinamento anomalo. Nessun flacone di eparina è scomparso dalla farmacia dell'ospedale. Tutti i farmaci sono stati tracciati, le ricerche sono state fatte perfino nei bidoni della spazzatura da parte del Nas".
C'è pure l'aspetto umano, quello professionale. "L'infermiera in questione - spiega il primario che si commuove mentre parla togliendosi gli occhiali e rifiatando un secondo - è un'infermiera che lavora da anni all'interno di quel reparto. Irreprensibile. Un'infermiera che ognuno di voi avrebbe voluto in reparto. Era un infermiera modello, brava, un vero e proprio modello".
L'altra morte, quella del 9 agosto 2015, sarebbe corredata da una testimonianza arrivata ai vertici Asl che parlerebbe di un'infermiera vista somministrare un farmaco al paziente poi deceduto.
L'infermiera è stata poi trasferita a ottobre 2015, trasferimento avvenuto dopo l'ultimo caso di morte sospetta (settembre 2015) finita nel mirino degli inquirenti. Un trasferimento avvenuto dopo la consultazione da parte dell'azienda sanitaria con il Nas e per il quale l'infermiera arrestata ha effettuato ricorso impugnando il trasferimento ambulatoriale al giudice del lavoro. Problemi psichiatrici? "Noi non sapevamo niente- dicono i vertici dell'Asl - ha superato ogni test di idoneità e sul lavoro era irreprensibile". "Non voleva essere allontanata - spiega la direttrice generale -  in quel momento non era partito alcun avviso di garanzia e la Bonino ha impugnato il suo trasferimento. A breve saremo convocati anche dal giudice del lavoro per giustificare questo spostamento da Rianimazione al reparto ambulatoriale dell'infermiera in questione". L’Azienda, adesso che è venuto meno il segreto istruttorio, contatterà personalmente le famiglie dei pazienti deceduti.

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“Vaccino Day”, effettuate 3.300 ‘punture’

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vaccinoTremilatrecento persone sono state vaccinate contro il meningococco C solo nella giornata di sabato 2 aprile grazie al “Vaccino Day” organizzato su tutto il territorio dell’Azienda Asl Toscana nord ovest per permettere, a coloro che non l'avevano ancora fatto nelle normali sedute settimanali, di poter usufruire di questa importante prestazione. Per l’intera giornata di sabato sono rimasti aperti gli ambulatori in tutte le 12 zone (Apuane, Lunigiana, Piana di Lucca, Valle del Serchio, Pisa, Valdera, Alta Val di Cecina, Livorno, Bassa Val di Cecina, Val di Cornia, Elba) per vaccinare i cittadini che si erano prenotati in ogni ambito territoriale tramite CUP. L’orario prolungato e il giorno scelto sono stati pensati per agevolare in particolare studenti e lavoratori e, visto anche l’apprezzamento dei cittadini, nelle prossime settimane verranno organizzate altre iniziative dello stesso tipo, che si inseriscono nella campagna straordinaria che vede impegnati la Regione Toscana e tutti i servizi sanitari regionali per promuovere la vaccinazione contro il meningococco C.

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Morti in corsia, costituita la Commissione

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NAS CARABINIERI RICCARDICostituita la Commissione di valutazione del rischio clinico a seguito dei fatti accaduti alla rianimazione di Piombino, al fine di accertare ed eventualmente migliorare i livelli di sicurezza della struttura di anestesia e rianimazione. La presiderà Riccardo Tartaglia, Direttore del Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza dei Pazienti della Regione Toscana.

La commissione, per procedere all'analisi della correttezza delle procedure adottate dalla Usl e delle eventuali azioni di controllo messe in atto a livello locale, con chiarimento dei responsabili dell'attuazione e verifica delle procedure clinico-assistenziali e di gestione del rischio, si avvarrà dei seguenti esperti:

Organizzazione e procedure cliniche terapia intensiva
-Gianni Biancofiore, direttore sod anestesia e rianimazione AOU Pisa, past president sezione Toscana SIARTI;
-Marco Feri, direttore dipartimento terapia intensiva ASL sudest, presidente Tuscany intensive care group;
-Nunzio De Feo, Coordinatore infermieristico AOU Pisa, membro Direttivo Tuscany intensive care group
Patologia della coagulazione e tecniche di laboratorio;
-Daniela Poli, dirigente medico del Centro malattie tromboemboliche di Careggi e Vicepresidente della Federazione Centro malattie tromboemboliche, esperta internazionale;
-Domenico Prisco, ordinario medicina interna Università di Firenze ed esperto di malattie tromboemboliche, editor Internal and Emergency Medicine;
- Cristina Legnani, biologo Dirigente I livello presso Laboratorio Specialistico di Coagulazione della U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione "Marino Golinelli", Dip. Cardio-ToracoVascolare, Azienda Ospedaliera di Bologna, Policlinico S. Orsola – Malpighi

Problemi psicologici e stress lavorativo
- Laura Belloni, Centro Criticità relazionali AOU Careggi

Documentazione clinica
-Massimo Martelloni, direttore medicina legale asl nordovest e presidente COMLAS

Mortalità in terapia intensiva
-Guido Bertolini, responsabile nazionale Centro di coordinamento GIVITI, Istituto Mario Negri Milano, il maggior esperto di mortalità nelle terapie intensive

Come Centro GRC ne faranno parte, oltre a Riccardo Tartaglia, anche Tommaso Bellandi (referente rischio clinico area nordovest) ed esperto di fattore umano (ergonomo certificato) e Sara Albolino esperto di affidabilità dei sistemi (ergonomo certificata)

La commissione lavorerà a stretto contatto della Direzione dell'Assessorato, mentre la Direzione ed il personale della USL nordovest garantiranno la massima collaborazione ed il supporto per l'accesso a tutta la documentazione ed agli ambienti del reparto.
La Usl Nordovest sarà rappresentata nella Commissione dal dottor Ferdinando Cellai, direttore struttura complessa anestesia e rianimazione

Entro 15 giorni è richiesta una relazione preliminare.

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Fials: “Sgomento per i fatti di Piombino. Vogliamo verità”

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I tragici eventi dei decessi avvenuti nel Presidio Ospedaliero di Piombino ci riempiono di dolore e sgomento in attesa della verità di cui hanno diritto i parenti ma anche gli operatori impegnati quotidianamente nella cura e assistenza

Per quanto concerne le indagini della magistratura il FIALS si astiene da commenti e ne attende l’esito  in modo che le famiglie possano ottenere verità e giustizia.  In tutta questa vicenda il FIALS rimane, come sempre, “garantista” perché non crede nei processi mediatici  ma solo nel giudizio definitivo di condanna.

Il FIALS si è sempre battuto  per impedire la riduzione delle attività sanitarie e gli accorpamenti in contrasto con chi sosteneva il modello fallimentare per intensità di cure che ha fortemente penalizzato gli ospedali zonali. E  riteniamo necessario continuare ad impegnarci perché la sciagurata legge varata dalla Regione Toscana (L.R.n.84/2015) non tagli ulteriormente i servizi a favore del privato.

Nonostante la  riduzione  di personale e le scelte organizzative Aziendali inadeguate il personale sanitario ha lavorato con professionalità e, pur in un contesto difficile, ha garantito i livelli di qualità del presidio ospedaliero di Piombino

Quanto è accaduto non deve essere strumentalizzato per continuare nell’opera di smantellamento dell’Ospedale di Piombino.  Noi continueremo ad esser parte attiva della battaglia per la difesa degli  sanità pubblica e dei diritti dei cittadini della Val di Cornia. Gli ospedali zonali debbono corrispondere ai bisogni sanitari della popolazione ed avere una propria vocazione in relazione con gli altri Ospedali dell’Area Vasta Nord Ovest e con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Ci allarmano in questo contesto le dichiarazioni dell’Assessore Saccardi orientate verso la chiusura del Punto Nascita a Piombino.

Aumentare i livelli di Sicurezza :  Ci domandiamo quali sono le misure che l’Azienda adotta per evitare che l’eventuale azione di un singolo possa mettere in crisi un intero sistema? Le informazioni raccolte sulla materia del rischio clinico indicano che opportune valutazioni debbono essere svolte non solo sulla base della segnalazioni degli eventi avversi ma anche sui così detti errori latenti. In sostanza  un esame e una  ricerca di insufficienze organizzative e gestionali costituiscono una azione preventiva funzionale al miglioramento di protocolli operativi idonea alla diminuzione del rischio.

Nessuna difesa corporativa:  Questa luttuosa vicenda non può sminuire il valore e la qualità di un’ intera categoria professionale; gli infermieri del Presidio Ospedaliero di Piombino hanno dimostrato nel corso degli anni indubbie capacità professionali e alto senso di responsabilità che non può essere scalfita dalle iniziative giudiziarie  in atto. Talvolta sugli  infermieri e gli operatori sanitari si scaricano impropriamente le carenze strutturali e le disfunzioni organizzative/gestionali del sistema.

Sindacato FIALS

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Lavoro. Nuovo concorso per assunzione infermieri

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ospedale (2)Sarà pubblicato entro 10 giorni sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana un bando per il concorso che porterà all'assunzione di molti infermieri per garantire alle aziende sanitarie della Toscana la copertura del fabbisogno di personale infermieristico per i prossimi tre anni. Il bando del concorso, studiato da Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale), si caratterizza per una serie di elementi innovativi, introdotti per migliorare la qualità e la celerità del processo di selezione: attuazione dei processi di stabilizzazione dei precari, in accordo con gli indirizzi della Regione Toscana e della Conferenza Stato-regioni, valorizzazione delle esperienze professionali maturate anche al di fuori delle esperienze pubbliche, graduatoria unica a livello regionale, presentazione online delle domande. Per la prima volta viene fatto un unico concorso su base regionale, per la formazione di un'unica graduatoria a cui le aziende attingeranno, tenendo conto delle preferenze per Area vasta indicate dagli idonei in fase di partecipazione. Contemporaneamente alla pubblicazione del bando sul Burt, sarà attivato un "portale" all'indirizzo web https://domandeconcorsi.estar.toscana.it, dove chi intende partecipare al concorso troverà un modulo, da compilare totalmente online, tramite il quale formalizzare la domanda, indicando i propri dati, il proprio curriculum e la propria preferenza per una o più delle tre Aree vaste.
Sarà inoltre richiesto di specificare se ci si trova nelle condizioni previste dalla normativa per poter accedere ai posti riservati dalla normativa nazionale per la stabilizzazione dei precari (3 anni a tempo determinato nei 5 anni precedenti l'emissione del bando); particolare attenzione sarà rivolta anche a chi ha maturato significative esperienze professionali all'esterno del settore pubblico, valutandole con un approccio innovativo, per poter integrare in futuro queste esperienze nelle aziende sanitarie. Tutto ciò oltre al concorso riservato a norma del DPCM del 6/372015 destinato a chi ha maturato 3 anni di servizio a tempo determinato alla data del 31 ottobre 2013 (almeno 92 lavoratori).
Per rendere celeri le procedure di assunzione, ed efficaci gli investimenti fatti dalle aziende e quindi dal Servizio sanitario della Regione Toscana nel formare i neoassunti, il bando prevede inoltre che: l'idoneo chiamato nell'ambito delle preferenze espresse, che rinunci al lavoro a tempo indeterminato, non potrà essere chiamato nuovamente. In ogni caso, prima della conclusione del concorso, sarà sottoscritto con i sindacati un accordo che miri a rispettare, ove possibile, la scelta espressa dai concorrenti. Inoltre saranno definite anche le procedure per sbloccare la mobilità interna alle aziende o tra aziende diverse; all'idoneo assunto si chiede l'impegno a rimanere almeno tre anni nell'azienda e nella sede di destinazione; ovviamente, sulla base di specifiche esigenze organizzative, le aziende potranno periodicamente identificare le situazioni per le quali potrà essere consentita la mobilità tra sedi diverse o anche la mobilità verso un'altra azienda.
Nel frattempo,prima della scadenza delle graduatorie attualmente vigenti (Area vasta Centro e Fondazione Monasterio), saranno chiamati dall'Estar tutti coloro che sono presenti nelle suddette graduatorie per essere destinati, se pure in tempi diversi, ad un impiego a tempo indeterminato entro il 2016 (circa 200 lavoratori).

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Prenotazioni visite e esami, cambia il numero CupTel

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PDa lunedì 18 aprile, su tutto il territorio di competenza della ex Usl 6 di Livorno, il servizio di prenotazione telefonica per visite ed esami (CupTel) cambierà numero passando dallo 800.223.223 allo 06.55.211.120. L’orario rimarrà lo stesso, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17 e il sabato dalle 8 alle 13, mentre il costo dipenderà dal proprio piano telefonico ricordando che da tempo i principali gestori hanno tolto la differenziazione fra tariffe urbane ed extraurbane.
Come funziona il servizio. Il servizio permette, con pochi e semplici passaggi, di prenotare. Per velocizzare le operazioni è importante avere con sé la prescrizione del medico, la tessera sanitaria dell’utente che farà la visita o l’esame ed aver verificato che la fascia di reddito riportata dalla ricetta sia corrispondente alla propria situazione reddituale. L’operatore dopo aver presentato le opzioni di scelta e fissato l’appuntamento, rilascerà un numero identificativo da annotare e conservare. A quel punto sarà necessario pagare il ticket, se dovuto, a uno sportello o a una delle casse automatiche, utilizzando il numero identificativo o la tessera sanitaria. Il servizio è utilizzabile anche nel caso in cui si voglia disdire l’appuntamento, un procedura che evita al cittadino la sanzione per mancata disdetta entro le 48 ore prima della data dell'appuntamento e soprattutto permette l’abbattimento delle liste di attesa migliorando l’offerta sanitaria per tutti.

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Meningite, via al secondo “Vaccino Day”. Le info

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vaccinoSabato 23 aprile l’Azienda USL Toscana nord ovest organizzerà il secondo “Vaccino Day”, evento che rientra nella campagna straordinaria per la vaccinazione contro il meningococco C promossa dalla Regione Toscana.
Dalle 9 alle 17, solo negli ambulatori dei distretti e dei dipartimenti di prevenzione del  territorio indicati, sarà possibile accedere alla prestazione  esclusivamente dopo aver prenotato tramite i tradizionali canali Cup (sportelli, CupTel allo 06.55.211.120). La vaccinazione, lo ricordiamo, è gratuita per tutte le persone di età compresa tra 11 e 45 anni, mentre i cittadini con età superiore potranno accedere alla prestazione solo dopo aver pagato, con le consuete modalità, un ticket ridotto pari a 45,52 euro (vaccino tetravalente).

La vaccinazione rappresenta la misura più efficace per ridurre il rischio di diffusione della infezione da meningococco C poiché assicura una protezione diretta, nei confronti del vaccinato, ma anche indiretta, nei confronti della popolazione generale, in quanto riduce la circolazione del batterio anche negli eventuali portatori, la cosiddetta immunità di gregge.
Chi avesse già un prenotazione fissata per le prossime settimane può, attraverso il Cup, cogliere l’occasione per anticipare il proprio appuntamento. L’orario prolungato e il giorno scelto, il sabato, sono stati pensati per agevolare in particolare l’accesso alla prestazione di studenti e lavoratori.

Sul territorio della provincia le sedi abilitate dove sarà possibile vaccinarsi sabato 23 aprile sono:

- il centro socio sanitario Livorno EST (Via Impastato – Salviano),
- l’ambulatorio vaccinale del presidio ospedaliero di Cecina,
- la Palazzina Rossa del Dipartimento di Prevenzione a Piombino,
- l’ambulatorio vaccinale del presidio ospedaliero di Portoferraio.

(PP)

Accessib

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Salute in piazza con la Misericordia di Livorno

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missaluteLunedi 25 Aprile in Piazza Damiano Chiesa si parla di salute e sicurezza insieme ai volontari ed agli operatori della Misericordia di Livorno.
Da sempre al servizio del Cittadino, l'Arciconfraternita ha organizzato un'iniziativa di prevenzione ed informazione rivolta a tutti i Cittadini Livornesi. Dalle 10:00 alle 19:00 sarà possibile, per chi lo desidera, sottoporsi ad alcuni esami gratuiti : misurazione pressione arteriosa, misurazione glicemia, misurazione pressione oculare, ecc.
Inoltre, sarà svolta una lezione teorico-pratica sulle manovre di disostruzione delle vie aeree in età adulta/pediatrica.
Gli organizzatori, consapevoli dell'importanza di una capillare sensibilizzazione della Cittadinanza, in merito ai temi di tutela della salute e della prevenzione, ripeteranno prossimamente l'iniziativa in altre piazze cittadine.

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Nuova tecnica anti-ictus salva 62enne

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pronto soccorso ospedale (2)Un coagulo di sangue della grandezza di oltre 5 millimetri che aveva ostruito l’arteria basilare di un paziente di 62 anni è stato estratto per via endovascolare a tempo di record all’ospedale di Livorno salvando l’uomo da morte certa e garantendogli un pieno recupero. L’embolo, staccatosi probabilmente dal cuore e arrivato ad ostruire una delle principali arterie del cervello, è stato rimosso meccanicamente in pochi minuti attraverso una efficiente catena di soccorso partita dal 118 e terminata, dopo essere passata dal Pronto Soccorso e dalla consulenza della Neurologia, nella sala interventistica della Neuroradiologia grazie a una tecnica garantita solo in quattro centri specialistici nella nostra Regione”.
“In questi casi – spiega Daniele Prosetti, direttore della Neuroradiologia livornese – ogni attimo è prezioso. Per ogni minuto di interruzione dell’afflusso di sangue al tessuto cerebrale si perdono circa 2 milioni di neuroni. È chiaro che per offrire maggiori possibilità di un pieno recupero funzionale tutti i soggetti coinvolti devono coordinarsi al meglio per ridurre i tempi di intervento. Dimettere in piedi ed in buona salute una persona che altrimenti avrebbe rischiato di morire, ci gratifica degli sforzi fatti per migliorare e rendere più efficienti i nostri servizi”.
L’uomo, milanese di nascita, è arrivato circa dieci giorni fa al Pronto Soccorso con evidenti sintomi di ictus.
“La prima cosa da fare davanti a queste situazioni – dice Giuseppe Meucci, direttore della Neurologia – è capire la causa del problema ovvero se dovuto ad una ischemia (ovvero ad una ostruzione di un vaso sanguigno) oppure ad una emorragia. Solo dopo questa verifica si può intraprendere il percorso migliore. Nel caso specifico è stato individuato il coagulo e sono quindi state avviate tutte le procedure necessarie ad una sua rimozione in tempi brevissimi che hanno permesso un pieno ripristino di tutte le funzioni neurologiche e quindi la ripresa, in pochi giorni, di una vita normale”.
“Anche in questo caso – sottolinea Sabina Sanguineti, direttore dell’ospedale di Livorno – l’elevato livello di professionalità degli operatori presenti nel nostro presidio ospedaliero, e l’ottimo coordinamento delle équipe, hanno dimostrato la potenzialità dell’offerta sanitaria che l’ospedale di Livorno è in grado di assicurare”

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Sanità. Proclamati due giorni di sciopero

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pronto soccorso ospedale (2)Due scioperi che interesseranno il mondo della sanità sono stati proclamati per domenica 1° e martedì 3 maggio. In particolare: l’associazione Unione sindacale Usi Ait ha proclamato sciopero nazionale per l’intera giornata di domenica 1° maggio; le associazioni sindacali Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Uil Pa hanno proclamato uno sciopero generale regionale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata o turno di lavoro di martedì 3 maggio. Per quanto riguarda la Sanità Pubblica, lo sciopero interessa sia personale convenzionato (medici di famiglia, pediatri di libera scelta, continuità assistenziale) sia personale dipendente del comparto e della dirigenza (Area III - Dirigenza SPTA e Area IV - Dirigenza Medica e Veterinaria). L’Azienda si scusa anticipatamente con i propri utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi sanitari sia territoriali che ospedalieri (prelievi, visite ambulatoriali) e amministrativi (prenotazione esami, Libera Professione) che si dovessero manifestare.
Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili. A tal proposito ricordiamo che i “servizi minimi essenziali” comprendono:
- il Pronto Soccorso e servizi afferenti legati a problematiche non-differibili della salute dei cittadini ricoverati (turni dei reparti) e non. Di conseguenza anche il personale tecnico per la preparazione dei pasti e degli altri servizi di base;
- servizi di assistenza domiciliare;
- attività di prevenzione urgente (alimenti, bevande, etc);
- vigilanza veterinaria;
- attività di protezione civile;
- attività connesse funzionalità centrali termoidrauliche e impianti tecnologici.

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Giornata dell’ostetrica, al via la festa. Programma

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ostetrica daianaMamme e bambini saranno protagonisti del doppio appuntamento organizzato a Livorno e a Portoferraio per giovedì 5 maggio dalla Azienda USL Toscana nord ovest - ambito territoriale di Livorno in occasione della giornata internazionale dell'ostetrica dal titolo “Donne e neonati: il cuore dell'ostetricia”. Gli eventi si svolgeranno dalle 15 alle 18 a Livorno, davanti alla chiesa di San Jacopo in Acquaviva, e a Portoferraio nello spazio antistante al bar “Le Sirene” (Viale della Ghiaie).
Le ostetriche saranno a disposizione per parlare delle fasi più importanti e delicate della vita di una donna attraverso quattro stand tematici che si approfondiranno le tematiche relative a prevenzione (screening cervice uterina, auto palpazione senologica), menopausa, nascita e cura del neonato, allattamento e massaggio infantile. Nella postazione dedicata al “massaggio infantile” sarà allestito anche un laboratorio pratico con bambolotto per mostrare le tecniche di massaggio e le posizioni dell'attacco al seno del neonato. L'iniziativa è stata pensata dalle ostetriche nella comune ottica di promozione della salute della donna e della professione promuovendo l'assistenza che pone al centro la donna, il nascituro e chi è accanto a loro nel momento del parto. L'ostetrica si pone come figura di riferimento, una guida, che accompagna tutte le donne, fornendo gli strumenti necessari per gestire i singoli cambiamenti del ciclo vitale femminile.
Nel corso delle evento molte le iniziative di animazioni tra le quali il belly painting, ovvero la pittura sulle pance per le donne in gravidanza, e il truccabimbi. Tutti gli operatori indosseranno una maglietta rossa, colore simbolo della giornata. L’iniziativa può essere seguita su Twitter con l’hashtag: #ostetricheperledonneorapiuchemai .

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Epatite C, summit a Livorno sulle principali novità

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BAGNI PANCALDIPrenderà il via  venerdì 6 maggio per concludersi sabato 7 al Palazzo Pancaldi, la sedicesima edizione della Riunione Annuale degli Epatologi Toscana, organizzata dalla UO Malattie Infettive di Livorno, diretta Spartaco Sani.

Nella riunione di quest’anno trova grande spazio, come non poteva essere altrimenti, il tema la terapia dell’epatite cronica C, che occupa l’intera prima giornata, in relazione alla recente introduzione delle terapie con i nuovi farmaci, senza interferone , disponibili da poco più di anno, che hanno rappresentato una svolta storica nel trattamento di questa malattia, consentendo l’eradicazione del virus in una percentuale elevatissima di casi con minimi e spesso inesistenti effetti collaterali. Rimane però il problema del loro costo elevato, la difficoltà nel trattamento di alcune categorie di pazienti, il problema del trattamento dei pazienti che falliscono la terapia, sono pochi in numero ma rappresentato un importante problema, tutti temi che saranno discussi approfonditamente.

La seconda giornata sarà dedicata alla patologia autoimmune del fegato, patologia in significativo incremento negli ultimi anni e di non facile gestione , ed alla problematica del rischio chirurgico nel paziente cirrotico, altro tema complesso e con notevoli ricadute nella pratica clinica quotidiana. La necessità infatti di effettuare interventi chirurgici talora anche semplici e non correlati alla malattia epatica, in pazienti con deficit emocoagulativi e importante compromissione della riserva funzionale epatica rappresenta un problema complesso che necessita a tutt'oggi di indirizzi di comportamento ben definiti, anche da un punto di vista medico legale.

L’associazione degli Epatologi Toscani è composta da specialisti di diverse branche (malattie infettive, gastroenterologia e medicina interna in primo luogo) che si occupano di malattie epatiche, ed annualmente si ritrovano in un congresso in cui vengono messe a punto le più recenti novità scientifiche in tale ambito. Tali incontri hanno sempre suscitato grande interesse con la partecipazione trasversale della gran parte degli specialisti toscani coinvolti nella gestione quotidiana dei pazienti con malattie del fegato. Essi permettono il confronto sulle proprie esperienze cliniche, la discussione su casi clinici complessi,con l’obiettivo della crescita professionale e dell’ armonizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici.

Scarica sul sito (www.usl6.toscana.it) il programma completo.

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Uso della tessera sanitaria al “Nonno Point”

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nonno pointProseguono le iniziative del progetto “I nonni per nuove sensibilità ambientali, artistiche, sociali e per tramandare”, con la  collaborazione, del Cesvot,  il Comune di Livorno,  che ha dato anche il patrocinio, l’Istituto Musicale P. Mascagni e l’Associazione Concertarti.

Giovedì  12  maggio  2016 all'auditorium P. Ognissanti, Via Gobetti 11, alle ore 16,00 iniziamo con la  rubrica informatica a cura del Prof. Fabio Uggeri, che illustrerà gli  aggiornamenti per l’uso della tessera sanitaria e dei servizi. In particolare come scaricare da casa il 730 precompilato ed  il cud e come attivare la nuova tessera sanitaria.

Alle ore 16, 45, il primo  incontro di cultura ambientale a cura dell’agronoma botanica Dr.ssa Carlotta Miniati sul tema: “VIVIVERDEsanJacopo”; un modo per far fiorire la città.

Vogliamo  condividere l’esperienza avviata dal Quartiere di San Jacopo, ricca di   idee e strategie per far RIFIORIRE LIVORNO realmente:  è necessario, oggi e in futuro, un forte sostegno al verde,  alla cultura del verde, alla difesa dell’ambiente, con l’impegno per tutti a fare, sensibilizzare, tramandare. E a settembre inizieremo a coltivare gli orti nei nostri giardini e terrazzi.

Vi aspettiamo numerosi!

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Ospedale, trasferiti due ambulatori di Endocrinologia e Cardiologia

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ospedale via gramsci via alfieri (2)Le attività di Endocrinologia e di Cardiologia attualmente svolte nell’Area Ambulatoriale del palazzo amministrazione dell’ospedale di Livorno saranno trasferite nei prossimi giorni al piano primo del 4° padiglione. In particolare i servizi di Endocrinologia saranno trasferiti da mercoledì 18 maggio, mentre quelli di Cardiologia da lunedì 23 maggio. Tutti i numeri telefonici dei servizi rimarranno invariati.

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Oltre 500 persone al Villaggio dei Medici Lions

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lions1Anche la meteorologia si è inchinata alle esigenze della prevenzione sanitaria. Nonostante le previsioni che minacciavano pioggia, infatti, oltre 500 livornesi hanno visitato il Villaggio dei Medici Lions in Piazza allestito dal CISOM domenica alla Rotonda approfittando, grazie all’imprevisto sole, dell’appuntamento annuale che il LIONS CLUB LIVORNO HOST dedica alla condivisione colla città delle proprie professionalità mediche soprattutto per permettere anche a chi, data la crisi, non se lo può più permettere, ciò che invece dovrebbe essere prioritario: volersi bene e prevenire le malattie.

Ben 365 le visite specialistiche effettuate dalle 10 alle 19 nelle seguenti specializzazioni: Controllo pressione, Misurazione del Colesterolo nel sangue, Cardiologia con elettrocardiogramma (grazie al supporto dell’Associazione Livornese Amici del Cuore), Ecografia tiroidea  (col supporto della Associazione per la lotta al tumore della tiroide), Oculistica, Dermatologia, Ortopedia, Neurologia, Pediatria, Nefrologia, Odontoiatria e Psichiatria.

L’apprezzamento dei cittadini che hanno approfittato dell’occasione si è manifestato in offerte che permetteranno ben 1.608 vaccinazioni antimorbillo nel mondo all’interno dell’apposita Campagna dei LIONS One Shot One life (Una Iniezione Una Vita) assieme a Bill Gates della Microsoft (che dona un ulteriore vaccino ogni somministrazione pagata dai LIONS): negli ultimi 5 anni grazie a questa iniziativa la mortalità infantile per morbillo nel mondo è scesa di 100 unità.

Poco prima di pranzo il villaggio è stato visitato anche dall’assessore Ina Dhimjini per confermare il patrocinio del Comune, mentre l’ASL aveva manifestato il proprio appoggio coi propri specialisti che si sono affiancati a quelli soci LIONS.

La manifestazione che approssima la conclusione del 60° anno di vita del LIONS CLUB LIVORNO HOST e l’inizio dei 100 anni di esistenza dei LIONS nel mondo, si svolgeva in analogia a quanto in corso in tutta la Toscana ed in ripetizione di quanto avvenuto già nel 2015: per gestirla in campo una quarantina di persone fra soci LIONS e loro parenti od amici, fra cui anche due delle studentesse premiate dal LIONS club per il loro successo negli studi, Giorgia  Dell’Innocenti ed Annalisa Vitale.

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Medici norvegesi a Livorno, l’incontro in Comune

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mediciQuesta mattina (19 maggio) in Sala del Consiglio Comunale l’assessore alla sanità Ina Dhimgjini ha ricevuto una delegazione norvegese della città di kristiansand, formata da medici e professionisti dell’area psichiatrica. All’incontro, in rappresentanza della USL, era presente anche Mario Serrano, direttore del Dipartimento della salute mentale dell’ospedale di Livorno.
Si è trattato di una cortese condivisione di idee e progetti: una sorta di gemellaggio Livorno-kristiansand per mettere a confronto competenze e buone prassi.
L’Amministrazione comunale lavora a questi scambi ormai da molti anni e quest’anno in particolare ha presentato due progetti.
Il primo, “Abitare Supportato”, realizzato in sinergia da Comune, USL e Regione Toscana e che è in fase di ultimazione progettuale, nasce con lo scopo di agevolare le cure del paziente psichiatrico, direttamente nella sua casa, favorendo così da un lato l’alleggerimento delle strutture ospedaliere, che potranno ottimizzare il servizio per i pazienti in stato di maggiore disagio, in rispetto del principio di “appropriatezza” del servizio ospedaliero, e dall’altro migliorare la qualità della vita quotidiana del paziente extra-ospedaliero.
Il secondo progetto presentato, anche questo pensato e realizzato a più mani tra Comune e USL è invece già operativo da alcuni mesi e rientra nell’ambito del Piano Sanitario Regionale e ha già avuto il parere favorevole della conferenza zonale. Questo percorso è incentrato sull’inserimento lavorativo di alcuni pazienti: al momento ne stanno usufruendo 72 utenti del servizio di salute mentale e 34 soggetti portatori di gravi deficit cognitivi.
L’assessore Dhimgjini sostiene l’importanza di continuare a lavorare sullo scambio con realtà anche molto diverse dalla nostra: “Il confronto di differenti know how e di differenti prassi operative non può che arricchire tutti quanti. Come Amministrazione stiamo rafforzando in ogni modo quest’impegno, consapevoli che siamo di fronte a un evidente incremento del numero di utenti, specialmente giovani. Quindi gestire nel miglior modo possibile il crescente disagio psichiatrico richiede l’impegno costante di lavorare sulla prevenzione, anche in ambito scolastico. Ringrazio quindi tutti coloro che oggi hanno reso possibile questo prezioso confronto con la Norvegia, Paese notoriamente “avanti” nei servizi sociali e sanitari, ma di fronte al quale oggi posiamo dire di non essere da meno in fatto di innovazione e progettualità”

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Ospedale, mercoledì cambia per un giorno la viabilità

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pronto soccorso ospedale (3)Mercoledì 25 maggio, a causa di lavori, a partire dalle 8 fino alle 14, sarà limitata la viabilità nella zona adiacente al Pronto Soccorso dell’ospedale di Livorno esclusivamente per i mezzi privati e dei fornitori. Nessun cambiamento di accesso e viabilità riguarderà la circolazione delle ambulanze che, come sempre, accederanno dall’ingresso di Via Gramsci per uscire da Via della Meridiana. Operatori dell’Area Tecnica incaricati di sovraintendere al cantiere assicureranno anche le informazioni necessarie all’utenza. La direzione sanitaria dell’ospedale di Livorno si scusa per eventuali disagi che si dovessero presentare.

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Diabete, al via il campeggio “anti-merendino”

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diabete1Venticinque bambini dai 2 ai 15 anni, provenienti da tutto il territorio della Azienda USL Toscana nord ovest, parteciperanno ai campi scuola riservati ai piccoli diabetici che prenderanno il via oggi al Villaggio Azzurro di Quercianella, in provincia di Livorno, organizzati dal Team Diabetologico Pediatrico della ex USL 6, coordinato da Sonia Lucchesi. In particolare i campi, finanziati dalla Regione Toscana, si terranno da oggi a mercoledì 25 maggio per i piccoli dai 2 agli 8 anni accompagnati dai genitori, mentre dal 26 al 28 maggio i protagonisti saranno i ragazzi dai 9 ai 15 anni. Per tutti il tema del campeggio sarà “La psiche e l’alimentazione”.

“Il campo scuola – spiega Fabrizio Gadducci, direttore del Dipartimento Materno Infantile della ex azienda sanitaria livornese – è il primo passo per l'autonomia del ragazzo finalizzato a farlo diventare da subito un “paziente esperto” ed è considerato uno dei programmi di educazione terapeutica tra i più efficaci per la gestione della malattia. I campi scuola differenziati per età sono il frutto del grande lavoro compiuto durante tutto l’anno dal team diabetologico, non solo sui pazienti, ma anche sulle loro famiglie. Anche nel corso del campo, ad esempio, ci saranno spazi riservati ai genitori dei bambini più piccoli per lezioni interattive sulla gestione del diabete, nuove tecnologie, etichette nutrizionali e etichette ingannevoli”.

“La scelta del tema – dice Sonia Lucchesi, coordinatrice del Team Diabetologico - è stata dettata dalle crescenti difficoltà delle famiglie nel combattere i prototipi alimentari proposti dai mass media: unica vera certezza di salute rimane la dieta mediterranea. Bisogna lavorare sull’educazione al gusto e su cosa rappresenta il cibo nella psiche non solo del bambino, ma anche dei familiari per riportare questo nostro patrimonio alimentare sulle nostre tavole. Proprio per questo l’associazione “Orti in condotta”, già conosciuta nella nostra città per il contributo educazionale che porta nelle scuole con incontri e coltivazione di orti, interverrà ai due campi lavorando e giocando con spezie, semi oleosi e cibi integrali con l’intento di portare conoscenza di ciò che abbiamo già nei nostri geni ovvero la salubre cultura dei nostri antenati”.

Al campo prenderà parte anche l’Associazione Giovani Diabetici (Agd) guidata da Laura Tamberi che, con i suoi volontari, supporterà il lavoro svolto da tutti i partecipanti al campo ovvero, oltre ai citati Gadducci e Lucchesi, anche Giovanni Gaeta (UO Pediatria Livorno), Antonella Amendolea (UO Pediatria Cecina), Beatrice Gigantesco (Specializzanda in Pediatria dell’Università di Pisa), Ugo Villani (Specializzando in Medicina di Famiglia), le collaboratrici professionali sanitarie infermiere Tiziana Chiti e Michela Bagnoli (Diabetologia Pediatrica ex USL 6), l’ostetrica volontaria Eleonora Raimondi, l’infermiera volontaria Giulia Bani e i tutor (Chiara Arrighi, Mariem Bent, Serena Cavarretta, Awatef Ferjane, Annalisa Gioli, Eva Lupo).

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