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Nuovo ospedale, la giunta: “Basta ricatti”

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nuovo ospedale2Si è parlato di sanità nel consiglio comunale di martedì 20 dicembre a Palazzo Civico. Nuovo ospedale, vecchio ospedale, rsa e non solo. Un vero e proprio taglio con il passato. Lo si capisce dalle primissime parole del vice sindaco Stella Sorgente, che ha ufficialmente sostituito Nogarin impegnato all'Anci a Firenze.
"Quella di oggi dal nostro punto di vista, è una giornata che segna una cesura netta con il passato. Per la prima volta, infatti, il Consiglio comunale di Livorno verrà chiamato ad esprimersi ufficialmente sul superamento del progetto dell’ospedale di Montenero e sull’avvio dei procedimenti per la riqualificazione di quello di viale Alfieri". Un voto che non è mai arrivato neanche dopo 5 ore di seduta consiliare in quanto mancava il proponente stesso, Nogarin, e come da regolamento il voto salta.
"Eppure tutto era pronto già un anno fa. Il 23 ottobre del 2015 infatti il collegio di vigilanza, composto da rappresentanti dell’Asl, del Comune e della Regione, aveva già di fatto dichiarato all’unanimità superato il vecchio accordo di programma - spiega Sorgente dal suo microfono-  e aveva dato mandato ai vari enti di procedere con la stipula di un nuovo accordo. Eppure la Regione, che avrebbe dovuto avviare per prima le procedure necessarie, ha preferito temporeggiare, affermando più volte che doveva essere il Comune a fare il primo passo, ma aggiungendo allo stesso tempo che una rescissione non unanime dell’accordo avrebbe rischiato di far piovere una serie di ricorsi e richieste di risarcimento danni in capo al Comune. Sono state necessarie numerose riunioni con gli uffici tecnici e un parere dell’avvocatura civica, arrivato alla conoscenza della giunta ad agosto 2016, per fugare ogni dubbio: non esiste alcun rischio di richieste legittime di risarcimento danni da parte di alcuno. Finalmente oggi possiamo dunque dire basta con questo ricatto. Come primo atto che andremo a discutere una delibera di Consiglio con cui si chiede al presidente della Regione Enrico Rossi di proporre un nuovo accordo di programma. Non abbiamo bisogno di recedere formalmente dal vecchio accordo, visto che questo era già stato fatto all’unanimità al termine del collegio di vigilanza dell’ottobre scorso. Il nostro dunque è un atto politico- conclude Sorgente. cui il governatore Rossi dovrà dare seguito al più presto con un atto formale.
Nel frattempo noi abbiamo già cominciato una serie di confronti con i professionisti del mondo della sanità per capire le loro esigenze e tradurle in un’offerta sanitaria concreta, che ovviamente sarà l’Asl a dover mettere nero su bianco all’interno di un progetto organico. I tecnici, dal canto loro, dovranno definire un crono programma urbanistico strutturale che la giunta si impegnerà a rispettare puntualmente. C’è però un’altra partita fondamentale su cui è necessario che la Regione faccia chiarezza una volta per tutte: oltre a garantire i 3,5 milioni di euro previsti dall’accordo per la riqualificazione di Livorno che saranno destinati al miglioramento della viabilità a Montenero, la Regione ci deve assicurare che le risorse previste per la costruzione del nuovo ospedale vengano dirottate sulla riqualificazione del presidio di viale Alfieri.
Solo così i livornesi potranno avere la certezza che il progetto di rilancio del nuovo ospedale no rimarrà solo su carta".

Nel consiglio comunale di martedì è stato affrontato anche il tema della revisione dei servizi socio sanitari: due Rsa, Coteto e Bastia, come condiviso dalla conferenza zonale livornese, dal primo gennaio passeranno in gestione all’Asl.
"Per la prima volta nella storia della città - spiega Sorgente.  questa giunta ha svolto un percorso partecipato con i medici di medicina generale, in vista dell’apertura delle case della salute sul territorio livornese. Stiamo parlando di 4 strutture dislocate ai quattro angoli della città. Nel frattempo stiamo lavorando per individuare altre strutture comunali per accogliere in futuro attività ambulatoriali. Questo lavoro, infatti, è stato attivato proprio perché l’Amministrazione comunale intende essere risolutiva dinanzi ai ritardi dovuti alla Regione che ancora una volta non ha garantito le risorse che già nel 2012 disse di voler destinare a tal fine".

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Sanità. I sindacati: “Città abbandonata”

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ospedale“Per la città e per i cittadini del territorio pretendiamo una sanità efficiente e strutture adeguate, ma le Istituzioni sembrano aver abbandonato Livorno”. Così Cgil, Cisl e Uil commentano il consiglio comunale aperto sulla sanità dove non è stato neanche votato l'atto di indirizzo. “E' stata scritta una brutta pagina della città – proseguono i sindacati confederali del territorio – buone intenzioni solo a parole che non si traducono in progetti, tanto meno in atti concreti”.
Alle problematiche poste dai rappresentanti sindacali non è stata data alcuna risposta. “Da parte nostra chiediamo che la risposta al bisogno di salute arrivi attraverso strutture adeguate e l'attivazione di percorsi di vicinanza alla cittadinanza – sottolineano i confederali – ma né il sindaco, né l'assessore regionale erano presenti alla discussione, senza contare che non è un consiglio comunale aperto il luogo dove discutere della progettualità inerente le politiche sanitarie”. All'assenza di Nogarin e Saccardi sul tema si aggiunge l'intervento della dottoressa De Lauretis, che i sindacati hanno considerato quantomeno laconico. “La relazione della direttrice De Lauretis era tesa a rappresentare una situazione positiva – illustrano i sindacati – ma analizzando i contenuti si può evincere che non va tutto bene: la prima casa della salute a Livorno vedrà la luce forse tra 3 anni e sul Presidio Ospedaliero di viale Alfieri non è stata detta una parola, come se il problema non esistesse”.

Il destino di viale Alfieri e il progetto di ristrutturazione, invece, restano problemi centrali per il futuro del servizio sanitario “Se per i lavoratori della ex Asl 6 sono stati fatti dei passi avanti con la firma dell'integrativo – spiegano Cgil, Cisl e Uil – superando le penalizzazioni che i lavoratori della sanità labronica avevano subito, ora è il momento di dare risposte concrete all'utenza, oggi che anche coloro i quali erano più vicini alle posizioni dell'Amministrazione sulla “vicenda ospedale”, si sono resi conto che quella di viale Alfieri non è una struttura dignitosa per ricevere l'utenza e che se questa ristrutturazione deve arrivare, è bene che arrivi al più presto”.

I sindacati confederali del territorio chiedono l'attivazione di un tavolo permanente che diventi luogo di confronto e progettualità “E' necessaria una discussione continuativa in merito alle politiche sanitarie del territorio – concludono– che da troppo tempo manca, alla quale, però, devono partecipare attivamente, oltre le parti sociali e l'Azienda Usl Nordovest, anche le Istituzioni tutte, aldilà degli steccati politici perché il bisogno di salute è un'esigenza primaria e universale”.

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Ospedale e distretto, insediati i nuovi direttori

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ospedale (2)Si sono insediati ufficialmente in questi giorni Luca Carneglia, nuovo direttore del presidio ospedaliero di Livorno e Carlo Giustarini, nuovo responsabile della Zona Distretto Livornese. Ai due professionisti l’augurio di buon lavoro da parte della Direzione Aziendale. A seguire il curriculum del due medici.

Curriculum Vitae dott. Luca Carneglia - Luca Carneglia, nato nel giugno del 1961 a Livorno, ha già lavorato nella Direzione medica di Presidio ospedaliero presso la ex USL75 della Regione Piemonte collezionando successivamente una serie di esperienze trasversali su tutto il fronte della sanità pubblica. Si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1987 per poi specializzarsi in Igiene e Medicina Preventiva nel 1991, in entrambi i casi con il massimo dei voti. È iscritto all’albo livornese dei Medici Chirurghi di Livorno dal 1988. Ha cominciato la sua attività professionale come ufficiale medico presso l’ex ospedale militare di Livorno per poi trasferirsi in Piemonte. Tornato in Toscana ha ricoperto per la ex USL 5 di Pisa il ruolo di Direttore della Igiene e Sanità Pubblica, Direttore Igiene Alimenti e Nutrizione e Responsabile Unità Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro. Dal 2002 ad oggi è stato componente della Commissione Regionale per la verifica dei requisiti di accreditamento istituzionale per le strutture pubbliche e private entrando in contatto con tutte le principali realtà ospedaliere della Toscana. Nel 2005 ha ricevuto anche l'attestato di Pubblica Benemerenza da parte del capo dipartimento della Protezione Civile Nazionale per aver prestato servizio nella missione internazionale di emergenza medica organizzata dall’Italia in aiuto delle popolazioni dello Sri Lanka colpite dallo tsunami. Per l’Azienda USL nord ovest era attualmente coordinatore del setting di Igiene Pubblica e Nutrizione per la zona Valdera e Alta Val di Cecina. Ha svolto attività didattica per molti anni presso le scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa in Igiene e Medicina Preventiva e in Malattie Infettive nonché al corso di perfezionamento universitario “Controllo e prevenzione delle infezioni ospedaliere”. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche.

Curriculum Vitae dott. Carlo Giustarini - Carlo Giustarini, nato nel maggio del 1953 a Volterra (Pi), ha già lavorato a Livorno in qualità di Direttore Sanitario della ex USL 6 dal 2013 al 2015. Si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1979 e poi specializzato in Cardiologia a Siena nel 1983 con il massimo dei voti. Ha cominciato la sua carriera professionale all'ospedale di Volterra partendo come Assistente Cardiologo arrivando, nel 1998, a ricoprire il ruolo di direttore della Unità Operativa di Riabilitazione Cardiologica. Ha attivato e diretto dal 1992 l'attività di Riabilitazione Cardiologica in regime di degenza, fra i centri maggiori per volumi di attività in ambito nazionale. Responsabile di Zona dell'Alta Val di Cecina nel 1996-97, ha lavorato alla costituzione e all'avvio, nel 1998, della "Auxilium Vitae Volterra Spa" sperimentazione gestionale per le attività riabilitative degenziali dell'Azienda USL 5 di Pisa di cui è stato il primo direttore sanitario. Dal 1998 al 2000 è stato Direttore del "Dipartimento Tecnico-scientifico della Riabilitazione" dell'Azienda USL 5 di Pisa. Confermato dall'Azienda USL n. 5 come Direttore di U.O. Complessa di Cardiologia nel 2003, dal 2006 gli è stata affidata anche la Direzione della Uoc Cardiologia-UTIC dell'Ospedale di Volterra. Per la Usl Toscana nord ovest è stato anche referente per la linea produttiva della Cardiologia. Eletto nel 2004 membro del Consiglio Direttivo Regionale della "Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri", dal 2004 al 2006 è stato Coordinatore dell'Area Prevenzione; confermato come Consigliere nel 2006, dal 2006 al 2008 è stato il Coordinatore dell'Area Management e Qualità. Dal 2004 al 2008 è stato Delegato Regionale della Società Scientifica "Gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa e Preventiva". Dal maggio 2005 è Membro del Collegio di Direzione del "Dipartimento Interaziendale di Coordinamento Tecnico di Cardiologia e Cardiochirurgia" dell'Area Vasta Nord-Ovest della Toscana, e dal novembre 2008 ne è il Coordinatore. Collabora con l'Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) - Ufficio Regionale per l'Europa per lo sviluppo di programmi di "Therapeutic patient's education" nell'ambito della prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari. È stato professore a contratto della scuola di specializzazione in Cardiologia nella Facoltà di Medicina dell'Università di Pisa per l'insegnamento di "Cardiologia riabilitativa".

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Sanità, tutte le chiusure durante le festività natalizie

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pronto soccorso ospedale (2)In occasione delle prossime festività natalizie alcuni servizi modificheranno i loro orari. Tra i servizi telefonici l’Help Desk (800.016.009) sarà sospeso nel periodo dal 28 al 30 dicembre compreso, mentre saranno regolarmente funzionanti:, CupTel 06.552.111.20, Libera Professione 0586-223.456 e Informazioni 800.03.08.08.

Dal giorno 2 al 5 gennaio 2017 gli ambulatori della Medicina dello Sport di Livorno (Via Venuti 56) rimarranno chiusi. Contestualmente rimarranno aperti l'ambulatorio della Bassa Val di Cecina (presso l’ospedale di Cecina) e quello della Val di Cornia (presso l'ospedale di Piombino).

Inoltre da segnalare che nella Zona Livornese:

- La centrale di preospedalizzazione sarà chiusa, oltre ai consueti festivi, il 7 gennaio 2017;

- L’Ufficio Cartelle Cliniche fino al 7 gennaio sarà aperto esclusivamente al mattino dalle 8 alle 14;

- la Sezione di Endocrinologia (4 padiglione - 1° piano) sarà chiusa nei giorni 24, 31 dicembre e 7 gennaio. Nelle altre date gli ambulatori saranno regolarmente aperti.

- Nelle giornate del 30 e 31 dicembre 2016 sarà sospesa, per inventario, l’attività dei Punti Farmaceutici di continuità (distribuzione diretta) per la cittadinanza. Sono stati comunque predisposti alcuni numeri telefonici a disposizione dei pazienti per la gestione di eventuali urgenze o criticità nei giorni di sospensione del servizio. Per Livorno chiamare il numero:0586/223032

Nella Zona della Bassa Val di Cecina:

- La centrale di preospedalizzazione sarà chiusa, oltre ai consueti festivi, nei giorni 23, 24, 30 e 31 dicembre e il 7 gennaio 2017;

- Nelle giornate del 30 e 31 dicembre 2016 sarà sospesa, per inventario, l’attività dei Punti Farmaceutici di continuità (distribuzione diretta) per la cittadinanza. Sono stati comunque predisposti alcuni numeri telefonici a disposizione dei pazienti per la gestione di eventuali urgenze o criticità nei giorni di sospensione del servizio. Per Cecina chiamare il numero:0586/614249.

- Le attività consultoriali saranno chiuse a Rosignano (sabato 24, sabato 31 dicembre e sabato 7 gennaio), Donoratico (la settimana dal 26 al 31 dicembre), mentre Cecina sarà aperta in tutti i giorni lavorativi.

Nella Zona Val di Cornia:

- La centrale di preospedalizzazione sarà chiusa, oltre ai consueti festivi, nei giorni 23, 24, 30 e 31 dicembre e il 7 gennaio 2017;

- Nelle giornate del 29, 30 e 31 dicembre 2016 sarà sospesa, per inventario, l’attività dei Punti Farmaceutici di continuità (distribuzione diretta) per la cittadinanza. Sono stati comunque predisposti alcuni numeri telefonici a disposizione dei pazienti per la gestione di eventuali urgenze o criticità nei giorni di sospensione del servizio. Per Piombino chiamare i numeri: 0565/67937 – 0565/67026.

Nella Zona Elba:

- La centrale di preospedalizzazione sarà chiusa, oltre ai consueti festivi, nei giorni 23 e 31 dicembre.

- Nelle giornate del 29, 30 e 31 dicembre 2016 sarà sospesa, per inventario, l’attività dei Punti Farmaceutici di continuità (distribuzione diretta) per la cittadinanza. Sono stati comunque predisposti alcuni numeri telefonici a disposizione dei pazienti per la gestione di eventuali urgenze o criticità nei giorni di sospensione del servizio. Per Portoferraio chiamare il numero:0565/926684.

- le attività amministrative distrettuali e Anagrafe Assistiti saranno chiusi nei giorni 24, 31 dicembre e 7 gennaio

24 dicembre chiusura

- l’attività del Punto Prelievi dell’ospedale di Portoferraio sarà sospesa il 24 dicembre

 

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Meningite, nuova fascia di età vaccinale

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vaccinoUna terza dose di vaccino antimeningococco C tra i 6 e i 9 anni; l'offerta attiva del vaccino alle comunità individuate come più a rischio dall'indagine dell'Agenzia Regionale di Sanità; apposite campagne di vaccinazione da condurre nelle scuole; la proroga al 30 giugno 2017 della campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C. Queste le nuove misure per contrastare la diffusione dell'infezione da meningococco C introdotte dalla delibera approvata dalla giunta regionale.

Modifica del calendario vaccinale regionale: viene introdotta un'ulteriore dose di vaccino nella fascia pediatrica, anche in considerazione della possibile caduta dell'immunità indotta dal vaccino dopo alcuni anni dalla somministrazione. Questo il nuovo calendario:
prima dose dopo il compimento dell'anno di età dal 13° al 15° mese (preferibilmente al 15°), con vaccino coniugato monovalente C;
seconda dose dai 6 anni compiuti ai 9 non compiuti, con vaccino coniugato monovalente C;
terza dose a 13 anni compiuti, con vaccino coniugato tetravalente ACWY.
Nella fascia di età 9-20 anni (dai 9 compiuti ai 20 non compiuti), ai ragazzi già vaccinati con una dose di vaccino da più di 5 anni, viene garantita l'offerta attiva e gratuita della seconda o della terza dose, con vaccino coniugato tetravalente ACWY.
Nella fase di transizione al nuovo calendario vaccinale, viene garantita l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione ai non vaccinati di qualsiasi età, fino al compimento dei 20 anni.

Rafforzamento delle misure di prevenzione: la delibera prevede l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione antimeningococcica, con vaccino coniugato ACWY ai gruppi a rischio, anche sulla base dei risultati dello studio realizzato dall'Ars, con il contributo tecnico scientifico dell'Istituto Superiore di Sanità; e la promozione dell'offerta attiva e gratuita della vaccinazione agli adolescenti, attraverso un'apposita campagna, da condurre anche in ambito scolastico. Finora nella fascia di età 14-20 anni è stato vaccinato il 70-75% dei ragazzi. Non è ancora sufficiente, è necessario aggredire lo zoccolo duro del 10-15%.

Proroga della campagna straordinaria di vaccinazione antimeningococco C: la campagna, varata dalla Regione nell'aprile 2015, e già prorogata più volte, è stata ulteriormente prorogata fino al 30 giugno 2017.

Le nuove misure sono state presentate dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi nel corso di una conferenza stampa. Nella stessa conferenza stampa, sono stati presentati anche i risultati delle indagini condotte dall'Agenzia Regionale di Sanità sui casi e sui portatori sani. "A partire dal 2015 la Toscana è stata interessata da un significativo aumento dei casi di meningococco C - ha detto l'assessore Saccardi - Non possiamo definirla un'emergenza, ma comunque una situazione che ha richiesto misure straordinarie, come la campagna di vaccinazione avviata dalla Regione fin dall'aprile 2015. Ora abbiamo ritenuto opportuno inserire queste nuove misure, per proteggere bambini e ragazzi in particolare, e comunque tutta la comunità. Il vaccino resta l'unica misura efficace per contrastare la diffusione del batterio del meningococco C. In alcuni casi l'infezione ha colpito bambini o adulti già vaccinati con una dose di vaccino. Da qui la decisione di adeguare la nostra strategia vaccinale alla peculiarità della situazione toscana".

 

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Influenza, pienone al pronto soccorso. “Venite solo se necessario”

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triage pronto soccorsoUn maxi afflusso di utenti sta interessando in questi giorni il Pronto Soccorso di Livorno causando rallentamenti nello svolgimento delle attività con conseguente allungamento dei tempi di attesa. “Nella giornata del 28 dicembre – spiega Alessio Bertini, primario del Pronto Soccorso di Livorno – abbiamo avuto oltre 220 accessi ovvero un aumento di circa il 15 per cento rispetto alla media stagionale e anche oggi faremo registrare dati simili. Queste cifre sono legate soprattutto al verificarsi del picco influenzale che ha colpito gran parte della cittadinanza e in particolar modo gli anziani. Si tratta per la maggior parte di situazioni non gravi che non portano ad un ricovero, ma che comunque impegnano tutto il personale del Pronto Soccorso che sta lavorando a pieno regime. L’invito a tutti i cittadini è di utilizzare la nostra struttura solo quando effettivamente necessario e di rivolgersi negli altri casi a medici di base o pediatri”.
"L’epidemia di influenza e le relative complicanze cui vanno soggette specialmente le persone anziane – dice Luca Carneglia, direttore dell’ospedale di Livorno – stanno impegnando duramente il personale del Pronto Soccorso che ringrazio degli sforzi assicurati in questi giorni di festa. Tutti i pazienti vengono visitati e assistiti sia dal punto di vista medico sia infermieristico, ma ciò non esclude la possibilità che ci siano attese che, comprensibilmente, costituiscono un disagio. Voglio comunque assicurare che tutti i reparti ospedalieri così come l’ospedale di comunità stanno collaborando per quanto di loro competenza senza alcuna riduzione del numero dei posti letto e del personale in servizio".

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No ticket per disoccupati e cassintegrati nel 2017

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ticket on lineTra le misure di sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi economica, viene confermato fino al 31 dicembre 2017 il riconoscimento dell'esenzione dalla partecipazione alla spesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (ticket) per i lavoratori disoccupati, in cassa integrazione e in mobilità residenti in Toscana e loro familiari a carico. Lo stabilisce una delibera presentata dall'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nel corso dell'ultima seduta del 2016.
Questo quanto stabilito dalla delibera:
1) Proseguono fino al 31 dicembre 2017 le misure straordinarie di sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi economica, prevedendo il riconoscimento dell'esenzione dalla partecipazione alla spesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali erogate in favore dei lavoratori - e loro familiari a carico -, residenti in Toscana, in possesso dei seguenti requisiti:
- disoccupati - e familiari a carico - che abbiano cessato un lavoro dipendente o autonomo, in possesso di Dichiarazione di immediata disponibilità presentata al Centro per l'Impiego di competenza, con reddito del nucleo familiare fiscale fino a 27.000 euro (codice E90);
- lavoratori collocati in cassa integrazione o in contratto di solidarietà difensivo - e familiari a carico - appartenenti ad un nucleo familiare fiscale con reddito fino a 27.000 euro (codice E91);
- lavoratori in mobilità - e familiari a carico - iscritti nelle liste di mobilità, in possesso della Dichiarazione di immediata disponibilità presentata al Centro per l'Impiego di competenza, appartenenti ad un nucleo familiare fiscale con reddito complessivo fino a 27.000 euro (codice E92).
2) I disoccupati in possesso dei requisiti previsti dalla L. 537/93 art. 8, comma 16, possono avvalersi ai fini dell'esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria del codice esenzione E02;
- per familiari a carico si intendono i componenti del nucleo familiare non fiscalmente indipendenti, vale a dire i familiari per i quali l'interessato gode di detrazioni fiscali;
- al fine di fruire delle prestazioni specialistiche ambulatoriali in regime di esenzione, i lavoratori e i familiari a carico sono tenuti ad autocertificare, ai sensi del DPR 445/2000, la sussistenza dei requisiti richiesti e ad acquisire il relativo attestato.
3) Le attestazioni rilasciate ai cittadini toscani, ai fini della compartecipazione sanitaria, sulla base dell'ISEE, nell'anno 2016, conserveranno la loro validità fino al 31 marzo 2017.
4) Tra i soggetti aventi diritto all'esenzione dal contributo sulla digitalizzazione delle procedure di diagnostica per immagini sono inclusi (questa è una novità) anche gli "infortunati sul lavoro non assicurati INAIL per il periodo dell'infortunio e per le patologie direttamente connesse".
Sul sito della Regione tutte le informazioni sui ticket sanitari

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Meningite, grave un anziano ricoverato a Livorno

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ospedale via gramsci via alfieri (1)Un uomo di 83 anni residente a Venturina (Livorno) è stato ricoverato nel reparto di Malattie Infettive all'ospedale di Livorno con diagnosi di meningite da emofilo di tipo B. Tale patologia, lo ricordiamo, non comporta profilassi per i soggetti venuti ultimamente in contatto con l’uomo.
Le condizioni del paziente sono serie e la prognosi riservata.

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Usl, ecco le chiusure per il “ponte” di Befana

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pronto soccorso triage ospedaleIn occasione del “ponte” per la festività del 6 gennaio alcuni servizi dell’Azienda USL Toscana nord ovest ambito Livorno modificheranno i loro orari al pubblico. A Livorno, sabato 7 gennaio, resteranno chiusi la centrale di preospedalizzazione, la Sezione di Endocrinologia (4 padiglione - 1° piano), mentre l’Ufficio Cartelle Cliniche sarà aperto dalle 8 alle 14 per poi riprendere dal lunedì il consueto orario. A Cecina, sabato 7 gennaio, resteranno chiusi la centrale di preospedalizzazione, le attività consultoriali di Rosignano e gli uffici anagrafe della Bassa Val di Cecina. A Piombino, sabato 7 gennaio, resterà chiusa la centrale di preospedalizzazione. A Portoferraio, sabato 7 gennaio, resteranno chiusi le attività amministrative distrettuali e l’Anagrafe Assistiti.
Tra i servizi telefonici messi a disposizione dall’Azienda USL Toscana nord ovest sabato 7 gennaio saranno regolarmente funzionanti CupTel 06.552.111.20 (dalle 8 alle 13) e Libera Professione 0586.223.456 (dalle 8 alle 13).

 

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Meningite, 2mila appuntamenti in più per vaccinarsi

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VIA PEPPINO IMPASTATO ASL CENTRO SOCIO SANITARIOCrescita di circa 2mila appuntamenti per vaccinazioni al mese e organizzazione a Livorno di un nuovo Vaccino Day: sono questi le azioni messe in campo per l’ambito livornese dalla Azienda Usl Toscana nord ovest in considerazione del recente aumento della richiesta di vaccinazioni antimeningite.

Nuove sedute vaccinali. Già da oggi tutti i cittadini della provincia di Livorno possono beneficiare di un ampliamento straordinario delle sedute vaccinali. In particolare, oltre alla tradizionale offerta, è stato stabilito di aumentare le disponibilità in tutte le zone con sedute aggiuntive che porteranno ad un incremento settimanale di circa 150 posti a Livorno, 150 nella Bassa Val di Cecina, 100 in Val di Cornia e 50 all’Elba. Con queste sedute sarà garantita un’offerta supplementare mensile nel territorio livornese di circa 2mila vaccinazioni.

Vaccino Day. Per Livorno, inoltre, è stata definito una nuova giornata completamente dedicata alla vaccinazione antimeningococco con circa 300 posti disponibili. Sabato 14 gennaio, al centro socio sanitario Livorno Est di Salviano (via Impastato, nella foto in pagina) ci sarà un nuovo appuntamento con il “Vaccino Day”. Per accedere alla prestazione è necessario prenotare tramite i tradizionali canali Cup (sportelli o CupTel telefonando allo 06/55.211.120). La vaccinazione, lo ricordiamo, è gratuita per tutte le persone di età compresa tra 9 e 45 anni, mentre i cittadini con età superiore potranno accedere alla prestazione solo dopo aver pagato, con le consuete modalità, un ticket ridotto. Queste misure straordinarie di profilassi introdotte dalla Regione Toscana con (DGR 571/2015) sono state estese fino al 30 giugno 2017 .

L’orario prolungato e il giorno scelto, il sabato, sono stati pensati per agevolare in particolare l’accesso alla prestazione di studenti e lavoratori. La vaccinazione, sia in caso di prima dose che di eventuale richiamo, rappresenta la strategia più efficace per proteggere la popolazione, contenere la diffusione e limitare il più possibile la circolazione del batterio.

L’azienda Usl Toscana nord ovest ricorda che la vaccinazione, sia in caso di prima dose che di eventuale richiamo, rappresenta la strategia più efficace per proteggere la popolazione, contenere la diffusione e limitare il più possibile la circolazione del batterio e consiglia di rivolgersi anche per la somministrazione stessa al proprio medico di famiglia o pediatra.

 

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Meningite, 5mila vaccini. “Per i bimbi niente attesa”

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VIA PEPPINO IMPASTATO ASL CENTRO SOCIO SANITARIOPaolo Biasci, pediatra livornese e segretario regionale della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) sottolinea che "i pediatri di famiglia sono in grado di eseguire al bambino qualsiasi vaccinazione del calendario vaccinale, quindi anche quella per il meningococco C, presso i propri studi senza alcuna lista d'attesa e con la massima disponibilità soltanto telefonando e mettendosi d'accorso solo con il pediatra. La vaccinazione non è quindi legata ad un giorno in particolare, né quindi al cosiddetto vaccino day o cose simili, ma semplicemente telefonando al proprio medico pediatra".

In arrivo 5mila vaccini - Sono in arrivo nell'ambito territoriale livornese circa 5mila dosi di vaccini antimeningococco C. La nuova fornitura si è resa necessaria a seguito del grande aumento della richiesta fatto registrare in questi ultimi giorni. L’Azienda Usl Toscana nord ovest tiene comunque a ricordare che i vaccini non sono mai mancati all’interno degli ambulatori vaccinali di propria pertinenza e che ogni vaccinazione richiesta è sempre stata assicurata. Una lieve sofferenza è stata registrata, in casi sporadici, nella distribuzione ad alcuni medici di famiglia nella giornata di ieri e di oggi. Da lunedì, ovvero al termine delle prossime giornate di festività, saranno nuovamente a disposizione per tutti i medici convenzionati. In particolare le dosi di vaccino a disposizione delle farmacie ospedaliere saranno così distribuite: 2.500 a Livorno (1.000 tetravalente e 1.500 monovalente), 1.250 a Cecina (500+750) e 1.250 a Piombino (500+750).
In risposta alla richiesta di vaccinazione ricordiamo che per l’ambito livornese dalla Azienda Usl Toscana nord ovest sono state aumentate le disponibilità in tutte le zone con sedute aggiuntive che porteranno ad un incremento settimanale di circa 150 posti a Livorno, 150 nella Bassa Val di Cecina, 100 in Val di Cornia e 50 all’Elba. Con queste sedute sarà garantita un’offerta supplementare mensile nel territorio livornese di circa 2mila vaccinazioni. Per Livorno, inoltre, è stata indetta una nuova giornata completamente dedicata alla vaccinazione antimeningococco con circa 300 posti disponibili per sabato 14 gennaio, al centro socio sanitario Livorno Est di Salviano (Via Impastato) con un nuovo “Vaccino Day”. Per accedere alla prestazione è necessario prenotare tramite i tradizionali canali Cup (sportelli o CupTel telefonando allo 06/55.211.120). La vaccinazione, lo ricordiamo, è gratuita per tutte le persone di età compresa tra 9 e 45 anni, mentre i cittadini con età superiore potranno accedere alla prestazione solo dopo aver pagato, con le consuete modalità, un ticket ridotto. Queste misure straordinarie di profilassi introdotte dalla Regione Toscana con (DGR 571/2015) sono state estese fino al 30 giugno 2017.

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Amianto, frammenti sospetti a scuola

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Durante i lavori di scavo, propedeutici alla realizzazione del progetto Arte nell’orto, nei terreni della scuola media XI Maggio di via Bois è stato rinvenuto un frammento di materiale presumibilmente contenente amianto.

E’ stata avvisata l’amministrazione comunale, che ha provveduto subito ad allertare l’Asl e ha convocato una riunione urgente con i rappresentanti di tutti gli Uffici preposti. Al termine di questo tavolo di lavoro è stato deciso di effettuare un sopralluogo congiunto tra Comune e Asl nel giardino alle spalle della palestra della scuola.
Durante il sopralluogo è stato rinvenuto un ulteriore frammento sospetto che è stato catalogato insieme al primo ed entrambi sono stati presi in consegna dall’Asl che effettuerà le analisi presso i propri laboratori, per accertarne la composizione.

A scopo precauzionale il Comune ha deciso di transennare d’urgenza un’ampia porzione di parco in modo da impedire l’accesso alle persone.
I tecnici si sono anche attivati per stendere del fissativo sulla porzione di terreno interessata dai rinvenimenti e coprire il tutto con alcuni teloni per evitare qualsiasi contaminazione con l’ambiente circostante.

“La macchina comunale si è messa in moto con straordinaria rapidità - commenta la vicesindaco Stella Sorgente -, ha preso in mano la situazione e, insieme all’Asl, ha messo in sicurezza l’intera zona. Tengo però a sottolineare in particolare l’effettiva e pronta collaborazione da parte della dirigente scolastica e delle insegnanti responsabili del progetto Arte nell’orto. Come sempre in casi come questi, io e i tecnici del Comune siamo a completa disposizione dei docenti e dei genitori dei circa 400 bimbi che frequentano la scuola, per rispondere alle loro domande o alle richieste di chiarimenti. Nei prossimi giorni monitoreremo costantemente la situazione e informeremo la cittadinanza di ogni sviluppo”.

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“Vaccino day”, fissate quattro nuove date

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L’Azienda ASL Toscana nord ovest per rispondere al recente aumento della richiesta di vaccinazioni antimeningite ha definito altre quattro giornate straordinarie di Vaccino Day per le prossime settimane su tutto il territorio. In particolare sul territorio della provincia livornese i giorni sono stati così definiti:

- Livorno al centro socio sanitario Livorno Est (via Peppino Impastato): 14 gennaio, 28 gennaio e 11 febbraio;

- Cecina (ospedale): 28 gennaio, 4 febbraio e 11 febbraio

- Piombino nella sede del Dipartimento di Prevenzione (Palazzina Rossa): 28 gennaio, 4 febbraio e 11 febbraio

- Portoferraio al poliambulatorio (1° piano ospedale) dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 con accesso diretto: 14 gennaio

Solo negli ambulatori indicati sarà possibile accedere alla prestazione. Per accedere alla prestazione, ad eccezione della Zona Elba dove l’accesso sarà diretto, sarà necessario aver prenotato tramite i tradizionali canali Cup (sportelli o CupTel telefonando allo 06/55.211.120). L’orario prolungato e il giorno scelto, il sabato, sono stati pensati per agevolare in particolare l’accesso alla prestazione di studenti e lavoratori. La vaccinazione, sia in caso di prima dose che di eventuale richiamo, rappresenta la strategia più efficace per proteggere la popolazione, contenere la diffusione e limitare il più possibile la circolazione del batterio. La vaccinazione, lo ricordiamo, è gratuita per tutte le persone di età compresa tra 9 e 45 anni, mentre i cittadini con età superiore potranno accedere alla prestazione solo dopo aver pagato il ticket. La vaccinazione rappresenta la misura più efficace per ridurre il rischio di diffusione della infezione da meningococco C poiché assicura una protezione diretta, nei confronti del vaccinato, ma anche indiretta, nei confronti della popolazione generale, in quanto riduce la circolazione del batterio anche negli eventuali portatori sani, la cosiddetta immunità di gregge.

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Meningite, colpito 54enne livornese

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Un uomo del 1963, R.T. le sue iniziali, residente a Livorno si trova ricoverato nel reparto guidato dal dottor Spartaco Sani di Malattie Infettive dell'ospedale di Livorno con diagnosi di meningite da meningococco C. Le condizioni dell’uomo sono serie e la prognosi riservata.
Il paziente si è presentato al Pronto Soccorso e da qui sono partiti gli accertamenti che hanno portato alla definizione della diagnosi. Le verifiche effettuate da parte dell'Igiene e Sanità Pubblica assieme ai parenti dell'uomo hanno portato ad individuare esclusivamente nella cerchia dei familiari l'opportunità di eseguire la profilassi antibiotica che, lo ricordiamo, è prevista solo in caso di contatti ravvicinati e prolungati.
L'Asl ha predisposto nei prossimi giorni alcune date per il "Vaccino Day". Clicca qui per tutti i dettagli e per vedere il calendario delle vaccinazioni straordinarie

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Grave influenza, in rianimazione 34enne

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Un uomo del 1983 residente a Livorno si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Livorno con una forma influenzale severa e insufficienza respiratoria grave. Gli esami effettuati per sospetta meningite hanno dato esito negativo e non sussistono quindi esigenze di profilassi per eventuali contatti. Le condizioni dell’uomo sono serie e la prognosi riservata.

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Ospedale, restyling del manto stradale

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A partire da lunedì 23 gennaio saranno effettuati dei lavori che interesseranno il manto stradale compreso tra l'ottavo e il nono padiglione all'altezza del parco giochi per bambini.
Sul tratto di strada interessato sarà attivato un senso unico alternato con impatto ridotto per le attività ambulatoriali e che preservi il transito pedonale e di soccorso. Il tempo previsto per i lavori è di tre giorni. La direzione sanitaria dell’ospedale di Livorno si scusa per eventuali disagi che si dovessero presentare.

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Vaccini obbligatori, approvata la proposta

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Vaccini obbligatori in Toscana per l'accesso al nido e alla scuola materna (foto tratta dal comunicato della Regione Toscana). La giunta regionale ha approvato la proposta di legge presentata dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi che prevede che l'aver effettuato non solo le vaccinazioni obbligatorie, ma anche quelle raccomandate dal Piano nazionale prevenzione vaccinale costituisca requisito per l'iscrizione ai nidi d'infanzia, ai servizi integrativi per la prima infanzia (servizi che integrano l'offerta del nido: spazio gioco, centro per bambini e famiglie, servizio educativo domiciliare; tra questi servizi non sono comprese le ludoteche) e alla scuola dell'infanzia (scuola materna).
Approvata dalla giunta, ora la proposta di legge seguirà l'iter per l'approvazione in Consiglio regionale. Entro 60 giorni dall'entrata in vigore, la giunta approverà specifiche linee guida e modalità attuative della legge, anche tenendo conto dei casi in cui la vaccinazione deve essere omessa o differita, per accertati pericoli concreti per la salute del bambino, in relazione a specifiche condizioni cliniche. La legge sarà senz'altro in vigore per l'inizio del prossimo anno scolastico. "Quella che abbiamo approvato oggi è una misura a tutela della salute pubblica di tutta la comunità - dichiara il presidente Enrico Rossi - In primo luogo dei bambini e soprattutto di quelli più deboli: quelli che per motivi di salute, immunodepressi o con gravi patologie croniche, non possono essere vaccinati e sono quindi i più esposti ai contagi. Con questo intervento consolidiamo ciò che di buono è stato fatto in questi anni e facciamo un ulteriore passo in avanti. La Regione Toscana ha oggi confermato di avere un ruolo attivo per proteggere e garantire la salute di tutti non lasciando campo aperto a involuzioni pseudoscentifiche o, per citare il presidente Mattarella riguardo ai vaccini, a 'sconsiderate affermazioni prive di fondamento'".
"La vaccinazione è un atto di responsabilità dei genitori nei confronti dei propri figli e dell'intera comunità - sottolinea Stefania Saccardi - Vaccinare il proprio bambino vuol dire proteggerlo da tante malattie, oggi drasticamente ridotte proprio grazie ai vaccini. Ed è anche un gesto responsabile nei confronti di quei bambini che, per particolari patologie, non possono essere vaccinati e quindi sono più esposti al rischio di malattie. Negli ultimi anni anche in Toscana, come a livello nazionale, stiamo assistendo a un calo preoccupante della copertura vaccinale. Come Regione, a ottobre abbiamo varato la campagna "Dammi un vaccino", per ricordare a tutti che il vaccino è lo strumento più efficace e sicuro per la prevenzione delle malattie infettive. Ora abbiamo deciso anche di introdurre l'obbligo delle vaccinazioni per l'ingresso all'asilo nido e alla scuola materna".
Questi i vaccini previsti dal Piano nazionale come obbligatori per i bambini: poliomielite, difterite, tetano, epatite B. E questi i vaccini raccomandati (che però, avvertono gli esperti, non vanno ritenuti meno importanti di quelli obbligatori): pertosse e haemophilus B (che sono nell'esavalente insieme ai 4 obbligatori), meningococco C e B, pneumococco, morbillo, rosolia, parotite, varicella.

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Al via selezione per 39 tirocini in Psicologia

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L'Azienda USL Toscana nord ovest ha indetto una selezione per soli titoli per l’accesso a 39 tirocini post-lauream per laureati in Psicologia con titolo di laurea quinquennale da effettuarsi presso le proprie strutture, per il semestre compreso dal 15 marzo 2017 al 14 settembre 2017. Il tirocinio è utile ai fini dell’ammissione all’esame di stato per l’esercizio della professione di psicologo. La domanda di ammissione al tirocinio deve essere redatta in carta semplice su apposito modulo (Allegato A) entro e non oltre il giorno 9 febbraio 2017.

I posti disponibili, trentanove, sono così suddivisi:

- 1 posto per Psicologia Benessere Organizzativo

- 4 posti per Psicologia Rete ospedaliera

- 4 posti per Psicologia Sanità territoriale

- 14 posti per Psicologia Salute Mentale Adulti-Infanzia Adolescenza-Dipendenze Area Nord (Massa-Viareggio-Lucca)

- 16 posti per Psicologia Salute Mentale Adulti-Infanzia Adolescenza – Dipendenze Area Sud (Pisa-Livorno)

Per informazioni e chiarimenti gli interessati possono rivolgersi all’Azienda USL Toscana Nord Ovest presso la UOC Formazione Esterna, Universitaria e di Base, Gessica Barsotti, Via Aurelia 335 - Lido di Camaiore e.mail: gessica.barsotti2@uslnordovest.toscana.it tel. 0584/6059688

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Vaccino obbligatorio, parla l’infettivologo Tonziello: “E’ necessario. L’immunità di gregge non basta”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera del dott. Nino Tonziello (foto tratta dal suo profilo fb), infettivologo ospedaliero all'ospedale di Livorno, riguardo alla delibera della giunta sulle vaccinazioni obbligatorie per bambini che frequentano nidi e materne e sulla quale il sindaco Nogarin ha espresso la sua posizione con un lungo intervento (clicca qui).

Parla il dott Tonziello - Ho seguito la vicenda della delibera di giunta regionale circa l'obbligo vaccinale dei bambini iscrivendi all'asilo. Ho visto l'impressione di alcuni politici, compreso il sindaco Nogarin e vorrei fare una precisazione in scienza e coscienza. Voglio fare un po' di chiarezza sull'obbligo vaccinale e sull'utilità di una protezione da parte di tutta la popolazione suscettibile, al fine di chiarire che, non si può sperare in una protezione indiretta, perché esiste un margine di "non copertura", quindi una malattia infettiva può essere contratta anche se vi è una vaccinazione di tanti.
Chi pone dei dubbi sulla necessità di vaccinare tutti i bambini prima dell'iscrizione all'asilo, non conosce i problemi legati alla trasmissione di malattie infettive, non sa della sicurezza, attuale, dei vaccini, fa disinformazione pericolosa e demagogica.
L'unica motivazione di queste persone che si "stracciano le vesti", ritenendo l'obbligo vaccinale, una forzatura, è che esiste un'immunità di "gregge", quindi, se una parte della popolazione infantile non fosse vaccinata, sarebbe comunque protetta. Non è così.
L'immunità di gregge descrive l'immunità che si ottiene quando la vaccinazione di una porzione della popolazione (il "branco") offre una protezione agli individui non protetti. La teoria dell'immunità di gregge propone che nelle malattie trasmissibili da un individuo ad un altro è difficile mantenere una catena di infezione quando un gran numero della popolazione è immune. Quindi, maggiore è la percentuale di individui immuni in una popolazione, più si riduce la probabilità che una persona suscettibile entrerà in contatto con un agente infettivo. Sia nella teoria che nella pratica, la malattia scompare di solito già prima del raggiungimento di una copertura vaccinale del 100%, questo si è visto con il vaiolo e si spera accadrà con la polio. La percentuale di individui immuni in una popolazione sopra la quale una malattia non può più persistere è la "soglia dell'immunità di gregge". Questa percentuale varia con la virulenza e la trasmissibilità di un determinato agenti infettivo, l'efficacia e la copertura complessiva del vaccino, la copertura vaccinale della popolazione a rischio e il parametro di contatto nella popolazione."
Il modello naturale dell’immunità di gregge si poteva osservare, per esempio, con l’andamento dei casi di morbillo. Nelle città, come le oscillazioni di un pendolo, il morbillo causava ogni 2-3 anni grandi epidemie mentre nel periodo tra un picco epidemico e l’altro i casi erano relativamente pochi. Questo movimento a onde si spiega così: inizialmente il virus riesce a diffondersi in modo esponenziale da un caso a diversi suscettibili (= non immuni). Mentre il numero di casi aumenta a un ritmo sempre più veloce, la proporzione dei non immuni scende gradualmente perché sempre più bambini ormai si sono ammalati e quindi non rappresentano più un obiettivo per il virus. Con il tempo, il numero medio a cui ogni malato trasmette il virus, si riduce e il numero dei nuovi casi scende. Quando il numero di immuni è tale che un caso infetta in media solo un altro soggetto, l’epidemia finisce ma il virus riesce comunque a rimanere in circolazione, in attesa che con la nascita di altri bambini, la proporzione di non immuni cresce finché sarà arrivato il momento in cui un caso riesce a infettare più di un altro. Allora tutto ricomincia da capo.
Questo vale anche per altri virus come quello della poliomielite, della rosolia, della parotite e dell'epatite B. Vale per batteri come quello del tetano, della difterite, della pertosse, della meningite da Meningococco e da Emofilo.
Con le vaccinazioni si cerca quindi di raggiungere e mantenere la situazione in cui in media un malato genera meno di un altro caso, perché solo in questo modo si può spezzare la catena di trasmissione. Gli esperti di salute pubblica hanno il compito di assicurare che la percentuale di immuni è abbastanza alta da impedire al virus o al batterio di infettare uno o più di uno a partire da un caso. Se una parte dei bambini non viene vaccinata, resta comunque esposta a rischio di contagio e costituirà un pericolo per se è per gli altri soggetti di una popolazione non protetta totalmente.
Vaccinare tutta la popolazione infantile suscettibile è, non solo etico, ma anche necessario.

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1500 euro all’ospedale

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Un assegno dal valore di circa 1.500 euro è stato consegnato nella mani di Luca Carneglia, direttore dell’ospedale di Livorno da parte del comandante Vincenzo Di Marco, Direttore marittimo della Toscana e Comandante del porto di Livorno. L’importo è frutto di quanto ricavato del concerto di Natale “Omnia Vincit Animus” (Il coraggio vince su tutto), organizzato a dicembre dalla Direzione marittima-Capitaneria di porto insieme ad Asamar, l’Associazione degli Agenti Marittimi e Raccomandatari.
“Voglio prima di tutto ringraziare – ha detto Luca Carneglia – la Capitaneria e tutte le persone che così generosamente hanno contribuito a questa raccolta. I fondi saranno destinati ad arredare il II padiglione, la struttura completamente rinnovata che sarà aperta nei prossimi mesi per ospitare, tra gli altri, il nuovo reparto di Medicina Generale guidato dal dottor Alberto Camaiti. La nostra città merita reparti all’altezza delle legittime aspettative dei cittadini e siamo contenti che istituzioni importanti come la Capitaneria di Porto possano sostenerci in questa volontà”.
“Il concerto dello scorso Natale – ha ricordato il comandante Vincenzo Di Marco – è stato il primo evento di questo tipo organizzato dalla Capitaneria di Porto, ma visto il grande successo confidiamo di poter ripetere l’iniziativa con ulteriori ambizioni e se quest'anno abbiamo riempito la Goldonetta, per il prossimo anno speriamo di poter fare il tutto esaurito al Goldoni. Tengo comunque a ringraziare, oltre ad Asamar, anche la Filarmonica “Giacomo Puccini di S. Anna di Cascina” che sotto la direzione del maestro Mauro Rosi ha messo a disposizione quasi 60 elementi per una serata di ottima musica rivolta a tutta la città. Il soccorso in mare è la nostra missione principale. Per questo, abbiamo deciso senza alcun dubbio di destinare i fondi alla USL che anch’essa lavora quotidianamente per salvare persone".
Siamo orgogliosi di quanto fatto – ha ammesso Enrico Bonistalli, presidente di Asamar – di aver collaborato a questo evento, frutto di collaborazione fra istituzioni impegnate sul nostro territorio. L’unico rammarico può essere di ci non aver osato di più con la sala del Goldoni, ma siamo sicuri che non mancheranno le occasioni per ripetere l’iniziativa”.

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